RAVENNA | Robur, Port'Aurea e in strada, 300 nuovi posti auto alternativi a piazza Kennedy
Circa trecento posti nuovi in più per la sosta «alternativa» a piazza Kennedy entro un anno. Questo è il piano del Comune di Ravenna che sta lavorando su più fronti per avere il dettaglio definitivo entro l'estate e poi passare alla fase esecutiva dei lavori.
In particolare si tratta del parcheggio alla Robur e a quello già esistente in via Port'Aurea, dai quali nasceranno circa 220 nuovi posti auto. Il punto più delicato, anche se la trattativa fra Azimut e Curia sembra a buon punto, rimane l'area alla Robur. «Siamo più fiduciosi rispetto a qualche mese fa - ammette l'assessore alla Mobilità Corsini -. La trattativa è ancora in corso, mi pare però che le condizioni per arrivare ad un accordo con la Curia ci siano, la loro disponibilità di collaborazione è autentica, penso si troverà un punto d'accordo a breve».
Gli altri nuovi 80 posti il Comune li ricaverà in tre zone centrali della città: in viale Farini verranno spostati i parcheggi per autobus, e grazie a nuovi stalli ci saranno circa 30-35 posti in più. In via Claudia, centro storico, verranno ridisegnati i parcheggi a spina di pesce, in maniera tale da aumentare l'offerta di 22 posti. Infine un'altra ventina scarsa di aree verranno ricavate nei pressi di Porta Cibo.
«Questo è il disegno complessivo che ci porterà ad un aumento di circa 300 nuovi posti in un anno - sottolinea ancora Corsini -. Oltre ai due parcheggi esistenti che verranno ampliati nella capienza, vogliamo recuperare spazio sosta su strada, in questa maniera copriremo abbondantemente la chiusura di piazza Kennedy in tempi utili. Va detto che gli interventi verranno realizzati non in contemporanea, l'obiettivo finale comunque è quello di creare nuova sosta in tempo per l'avvio del grande cantiere della piazza».
Infine il capitolo costi: per il Comune nessun investimento diretto, ma sarà invece Azimut ad accollarsi le spese degli interventi. «Il piano d'interventi è sostenibile sia a livello tecnico che soprattutto dal punto di vista economico, per questo spero che i tempi di realizzo delle nuove aree vengano rispettati» conclude Corsini.