LAVEZZOLA | Stop al taglio dei Tigli
Alberi abbattuti con poco metodo, in barba alle norme della sicurezza sul lavoro e al buon senso. La campagna di abbattimento dei tigli lungo viale Matteotti a Lavezzola non è iniziata sotto una buona stella: negligenze e danni. E per fortuna che nessuno s’è fatto male. Così i lavori partiti nella mattinata di venerdì 8 sono stati sospesi.
I tecnici della ditta Trerè di Mordano si son presentati nella mattinata di venerdì su mandato dell’amministrazione comunale di Conselice per iniziare il taglio dei tigli ai bordi della carreggiata. «Abbiamo affidato direttamente i lavori, per un importo di circa 3mila euro, alla ditta Trerè – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Mauro Baldazzi -. Questa è solo la prima fase di un intervento più complesso, che prevede l’abbattimento di tutti i 26 alberi lungo la strada. Le piante sono secche, alcune sono corrose al loro interno e rischiano di spezzarsi. Tutta colpa di una ‘capitozzatura’ sbagliata avvenuta nel 2008 che, come dimostrato dagli agronomi dell’Università di Bologna, ha compromesso le piante. Per questo ci siamo mossi per prevenire altri crolli, come già accaduto in passato».
Le operazioni, tuttavia, sono iniziate nel peggiore dei modi, con due tecnici al lavoro senza tante protezioni, dotati di motosega e di una scala telescopica (vedi foto). Se in città si usa «smontare» gli alberi da abbattere, ovvero si tagliano prima i rami e poi le parti più alte del tronco per poi scendere verso la base, in questo caso i fusti sono stati segati dal basso senza tanti fronzoli. Uno di questi è andato a finire addosso alla recinzione di una casa privata. Così è arrivata la solerte segnalazione della nostra abbonata Monica Zingone, che ha visto cadere uno di questi tronchi sulla propria inferriata, rovinandola. In questo caso dovrebbe essere l’assicurazione dell’azienda a risponderne. «Non sono preoccupata tanto dal danno materiale – dice – ma da quello che poteva accadere se vi fosse stato qualcuno nelle vicinanze» dal momento che l’avvio dei lavori in corso era forse stato comunicato senza grande evidenza. «Abbiamo bloccato l’azienda e revocato l’incarico – spiega Baldazzi - appena ci siamo accordi di quanto stava succedendo». Ma la frittata era fatta: nessuno da piazza Foresti a controllare e in poche ore lo scenario di via Matteotti è cambiato.
«Ora provvederemo a incaricare un’altra azienda per portare a termine l’opera – conclude Baldazzi -. Nel frattempo faremo causa a chi ha lavorato senza i dovuti accorgimenti per il risarcimento dei danni ai frontisti e all’immagine del Comune. Poi lavoreremo per individuare eventuali responsabilità all’interno del Comune legate alla scelta della prima azienda».