RAVENNA | Charlemagne Palestine apre la sesta edizione di «Transmissions»

Ravenna | 14 Marzo 2013 Cronaca
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Il pianista e compositore al teatro Rasi

Una sala buia, un pianforte coperto di strani pupazzi, un uomo con un cappello fuori moda, forse ubriaco, che si siede allo strumento. Sospira, piega la schiena e comincia a suonare. Dapprima pigia un tasto, sempre lo stesso, con la cadenza costante di una macchina, ma sembra una cosa meccanica. Poco alla volta il suono cresce, le note e gli armonici salgono di volume si confondono tra loro, l'azione sui pedali gonfia questa massa sonora, l'incedere ritmico delle dita si perde nel mare vorticoso delle risonanze. La stanza improvvisamente è piena, di suoni, rumori, ombre ed echi avvolgenti, come se a riempirla ci fosse un'orchestra o qualche trucco elettronico. E invece sono solo le corde e i tasti di un pianoforte. Sempre che qualcosa non vada storto, chi si troverà al teatro Rasi di Ravenna giovedì 14 marzo, dalle 20 in avanti, assisterà a qualcosa del genere, grazie al concerto di Charlemagne Palestine in apertura della sesta edizione del festival Transmissions, l'appuntamento annuale, e sempre più internazionale, che Bronson produzioni dedica alla musica di ricerca e di confine. Dopo il successo dell'edizione 2012, che attraverso la curatela di un musicista Stephen O'Malley fece levitare le quotazioni internazionali del festival ravennate, Chris Angiolini e lo staff del Bronson hanno deciso di replicare e al tempo stesso arricchire l'offerta. Transmissions 2013 sarà quindi ancora un festival di quattro giornate, da giovedì 14 a domenica 17 marzo, su più luoghi (Rasi, galleria Mirada, Almagià e Bronson), sarà nuovamente curato da un musicista straniero, Daniel O'Sullivan (personalità eclettica in grande crescita di cui diremo meglio la prossima settimana) ma andrà oltre la musica con la presenza di una stand della rivista inglese The Wire, una mostra alla galleria Mirada (con lavori, tra gli altri, di Ian Johnston dei Coil, Mark Titchner e Simon Fowler) e la presenza dello scrittore Mark Pilkington con i suoi Strange Attractor Talks, dedicati all'esplorazione dell'influenza che l'occultismo ha avuto nella cultura musicale e giovanile in genere degli scorsi decenni. Transmissions sarà insomma un appuntamento di livello internazionale per gli amanti delle musiche meno convenzionali, e tra gli altri suoneranno Daniel Higgs, Charles Hayward dei grandi This Heat, Alexander Tucker (già visto l'anno scorso) e gli Æthenor, dove suonano insieme i curatori delle ultime due edizioni del festival. Proprio Daniel O'Sullivan ha spiegato che la musica di questa edizione andrà in cerca della «trascendenza». Un altro da sé che si potrà probabilmente riscontrare nella performance del Feral Choir di Phil Minton, che chiuderà Transmissions domenica 17 marzo all'Almagià. Il veterano dell'improvvisazione vocale terrà un workshop per reclutare a Ravenna i protagonisti del suo «coro ferino», fondato sull'emissione libera della voce umana, e sull'insieme di persone che cantano in una condizione di estraneità. Non servono capacità canore particolari per partecipare e i labroatori si svolgeranno il 15 e 16 marzo all'Ardis Hall (via Bondi 3, zona Bassette) dalle 17. Info 333/209714. Tornando alla serata di giovedì 14, ad aprire sarà Robert Lowe, in arte Lichens, con la sua chitarra reiterativa e psichedelica, dopo di chè sarà la volta del pianista e compositore Charlemagne Palestine. Personaggio semi-leggendario e da anni seguito da un'etichetta seria e coerente come l'italiana Alga Marghen, l'americano Palestine è comunemente accreditato tra i padri fondatori dell'influente corrente minimalista, quello che meno di tutti ha ceduto alle lusinghe del mercato e dunque infinitamente meno famoso di un Philip Glass, ma non meno importante per gli sviluppi di quel rivoluzionario sistema compositivo. La sua opera più nota è Strumming Music, del 1974, lavoro di radicale ridefinizione del suono del pianoforte che crea effetti vertiginosi senza alcun trucco, arrivando a distaccare - ecco la trascendenza - lo sgorgare impetuoso della musica dalla volontà e dal controllo dell'esecutore. Cose che non si ascoltano ogni giorno, insomma.E' possibile abbonarsi all'intero festival. Info www.bronsonproduzioni.com.
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