AGRICOLTURA | La Cia Ravenna il 6 febbraio incontra i candidati alle politiche

Nel pomeriggio di mercoledì 6 febbraio la Cia della provincia di Ravenna incontra i candidati locali alla Camera e al Senato del centro sinistra e del centro destra per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio.Il presidente della Cia della provincia di Ravenna, Danilo Misirocchi - insieme alla giunta e ad alcuni dirigenti territoriali della Confederazione - presenterà un documento con i punti essenziali per lo sviluppo del settore agroalimentare e per la crescita del nostro Paese. Sarà presentato anche il documento dell'Anp-Cia sulle tematiche del welfare.L'agricoltura e il suo indotto rappresentano una fetta importante della struttura economica e occupazionale del nostro Paese e in un momento già così complicato alla vessazione dell'imposizione fiscale si aggiunge la pesantezza della burocrazia, sempre meno capita dalle imprese, spiega il presidente Misirocchi e aggiunge: «Ci sono norme e regole che sembrano scritte da chi non ha un collegamento con la vita reale e ciò genera la mancanza di sostenibilità e fiducia da parte delle imprese. Cercheremo con questo incontro di mettere in evidenza le esigenze del settore per fare in modo di ricostruire un rapporto fra politica e impresa basato sulla concretezza».



«Vorremmo mandare un messaggio ai candidati della nostra provincia - prosegue Misirocchi - C'è uno scollegamento fra mondo reale e politica che va recuperato ed è necessario ricostruire fiducia fra imprese e politica perché c'è bisogno di Istituzioni forti per governare questa fase molto critica della congiuntura economica del nostro Paese. Questo ragionamento vale in generale e in particolare per il comparto agroalimentare, che già soffre di una fragilità strutturale dovuta a un'eccessiva frammentazione e all'assenza di politiche adeguate e diversificate per tipo di imprese. Un settore che si trova a dover fare i conti con uno scenario di forti mutamenti e grandi sfide, come ad esempio i cambiamenti climatici, lo sfruttamento delle risorse naturali, la sicurezza alimentare e la liberalizzazione dei mercati».