Il Pronto soccorso è rinnovato, a fine febbraio sarà operativo dopo 5 anni di lavori
«Il nuovo ingresso del Pronto soccorso sarà terminato ed entrerà in operatività entro la fine del mese di febbraio. Non ci risultano ritardi nella consegna dei lavori per cui i tempi dovrebbero essere rispettati». Questo è quanto afferma il direttore dell'ospedale degli infermi di Faenza Davide Tellarini sull'evoluzione del cantiere che dal 2012, con un costo di 4,8 milioni di euro, sta interessando la struttura affacciata su viale Stradone. «Il nuovo ingresso permetterà all'ospedale - prosegue il direttore - di aumentare lo spazio di oltre 1.000 metri oltre a quelli oggi esistenti. Il significativo ampliamento migliorerà inoltre l'organizzazione le capacità recettive, di assistenza e privacy dei pazienti».
Per quanto riguarda invece la consegna della nuova ala costruita e dei servizi annessi bisognerà aspettare ancora un po'. «Stando alle nostre previsioni e al contratto stipulato con la ditta appaltatrice - conferma il direttore Tellarini - la scadenza dovrebbe essere quella della prossima estate. Anche su questo versante non abbiamo notizie che ci dicano che i tempi non verranno rispettatati per cui possiamo dirci assolutamente ottimisti».
Con la chiusura di questa parte del cantiere ospedaliero oltre al nuovo ingresso portato nella vecchia palazzina dell'Avis si daranno risposte nuove alla riorganizzazione della camera calda, dell'accoglienza e triage, degli spazi ambulatoriali, per il personale e per l'osservazione dei pazienti, di diagnostica radiologica fino ad arrivare alla viabilità di accesso ed uscita.
Sempre durante l'anno, sicuramente a consegna avvenuta anche dell'ala nuova, partiranno altri lavori di ammodernamento sanitario e dei servizi interni al nosocomio. Si ragiona di un intervento economico di 7milioni di euro. Risorse provenienti dalla Regione e dallo Stato che punteranno a rendere più efficiente e moderno l'ambito impiantistico e logistico. Ma non solo. Tellarini ricorda ancora una volta come con queste risorse «potremmo intervenire anche in ambito strutturale soprattutto sulla copertura della parte storica dell'ospedale». Ed ancora «realizzeremo due nuove scale antincendio una posizionata in S. Giuliano e l'altra nel cortile interno. Ci misureremo con il consolidamento strutturale ed antisismico e riorganizzeremo, sia in modo estetico che organizzativo e funzionale, in alcuni spazi interni come ad esempio gli scaloni. Infine - conclude sul tema il direttore - realizzeremo la nuova portineria su viale Stradone».
Quello che in questi quattro anni è stato investito e quello che verrà fatto fino al 202 dimostrano come l'Ausl porterà cantieri all'ospedale per 13 milioni di euro. «Indicazioni chiare, concrete ed inequivocabile - conclude il direttore faentino - di un ospedale vivo e pronto a compiere le sfide qualitative del futuro».
Per quanto riguarda un altro capitolo sanitario che sta tenendo banco nel dibattito cittadino è quello relativo alla casa della salute. Allestita da diversi mesi in numerosi spazi sfitti del complesso commerciale della Filanda nuova, la Casa della salute sta attraversando una fase di implementazione continua. Gli ultimi innesti di servizi alla popolazione sono stati quelli, il 23 gennaio scorso, del punto prelievi programmati. Nodo scoperto, invece, rimane ancora la possibilità di far arrivare i medici di base in quest'area. Un confronto ancora in essere tra Ausl e gli stessi medici sul quale non ci sono novità di sostanza anche se gli inviti da parte della direzione sanitaria per convincere i camici bianchi locali non mancano. (Riccardo Isola)