I primi presepi arrivano in Pinacoteca

Sandro Bassi
Frutto della collaborazione con il museo Diocesano, che ha prestato la maggior parte delle opere, si apre sabato 3 alle 18 in Pinacoteca a Faenza «Natività: suggestioni», mostra di presepi antichi e di pregio storico-artistico. Si tratta di quindici pezzi dal XVI al XX secolo, normalmente invisibili perché conservati nei depositi dei due rispettivi istituti. L’inizio è clamoroso: una tela cinquecentesca attribuita alla bottega di Jacopo da Bassano, con un tripudio di oggetti da pastore e un cane curioso a comporre una scena intima e «casalinga», che contrasta con il cielo tempestoso di sfondo. Dalla chiesa di San Mamante proviene la rappresentazione di una Natività regale: una grande tela, sempre cinquecentesca e sempre di ambito dell’Italia del Nord, con Magi fastosi e riccamente abbigliati che si inchinano presso una capanna semidistrutta. Dalla donazione Pozzi-Bosi emergono invece tre tavolette di un anonimo pittore veneto-cretese (XVI sec.), di transizione fra i retaggi bizantini e le nuove sensibilità italiane. Il ’600 e il ’700 vedono rispettivamente due ovali del bolognese Cesare Gioseffo Mazzoni e un bozzetto (per una grande pala cesenate) del parmense Giuseppe Milani. Emozionanti i due presepi in terracotta dei plasticatori Ballanti-Graziani e della più squisita tradizione faentina. Infine una litografia tedesca tratta da un Correggio, due Madonne del Latte pittoriche e una a rilievo in cotto (dalla chiesa di Santa Croce a Brisighella) e, davvero dulcis in fundo, una deliziosa Natività di Domenico Matteucci (anni ’60) donata da Muki e che, nel suo totale biancore, sembra una porcellana.
All’inaugurazione, dopo gli interventi delle autorità e dei curatori, verrà presentato il bando pubblico per invitare gli artisti del territorio (Unione dei Comuni e Diocesi) a presentare le loro interpretazioni del Natale per una mostra da tenersi nel 2017.