L’avanguardia non ha «genere» con «Transmissions»
Anche se per il secondo anno la curatela è nelle mani di un italiano – anzi di un ravennate d’adozione come Bruno Dorella – alla nona edizione di Transmissions la lingua ufficiale sarà, come sempre, l’inglese. Il festival di musica d’avanguardia di Bronson Produzioni torna a Ravenna dal 25 al 27 novembre in tre diverse sedi con le redini affidate a un nome imprescindibile dell’underground tricolore, anima di formazioni come Ronin, Bachi da Pietra e OvO. «Contemporaneità, curiosità, eclettismo e genere hanno guidato le mie scelte – dice Dorella -. Contemporaneità perché siamo nel 2016 e vogliamo guardare avanti e non indietro. Curiosità perché è ciò che ci mantiene giovani e vivi. Eclettismo perché è quello che occorre per mantenere buoni gusti musicali. Genere perché sono stanco di festival in cui sul palco si vedono solo uomini».
Venerdì 25 all’Almagià gli headliner saranno i norvegesi Jaga Jazzist, piuttosto rari a vedersi in Italia con il loro mix di fusion fantascientifica, post-rock e progressive dalle venature sintetiche. Oltre a loro suonerà la violinista Sarah Neufeld degli Arcade Fire con un saggio della sua produzione solista votata a un’ombrosa idea minimalista della composizione, e dalla Francia arrivano i ruvidi Le Singe Blanc, pallino del curatore Dorella. In apertura i ravennati Giovanni Lami, con i suoi suggestivi field recordings, e il progetto ambient In Between di Luca Maria Baldini dei Kisses From Mars. Sabato 26, al Bronson, il nome piu atteso è quello del fenomeno rap del momento: Mykki Blanco, per la prima volta in Italia. Non a caso la serata sarà introdotta da Moder, leader dei Lato Oscuro della Costa che ha appena pubblicato l’intenso album «8 dicembre». In programma anche il video-artista svizzero Feldermelder e il bizzarro progetto Azdora, che a dispetto del nome è ideato dallo svedese Markus Öhrn, che insieme a Stefania «?Alos» Pedretti degli OvO darà vita a una furente scarica black-metal-noise.
Domenica 27 evento speciale pomeridiano (dalle 16) e gratuito al Mar, con installazioni e performance coordinate dai Caco3 per indagare gli aspetti concettuali del mosaico attraverso la computer-music di Raul Masu, la Ravenna post-«Deserto Rosso» fotografat da Adriano Zanni, il memorabilia noise-rock «Providence 2000-2010 - The Noise Decade» con le locandine della scena underground del Rhode Island e la mostra «Echo» della fotografa Silvia Bigi con Serena Dibiase. Suoneranno inoltre il rumorista Klaus Legal, lo sperimentatore analogico Nicola Ratti e la chitarrista americana Heather Leigh, figura chiave della musica underground degli anni ’00 che ha sviluppato un linguaggio allucinato e sacrale alla pedal-steel guitar.