I «super papà» ravennati sabato 26 a «Tu si que vales»

Ravenna | 25 Novembre 2016 Cultura
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«Più che per la sfida andremo in diretta per noi stessi, per divertirci e stare bene insieme. Gli altri concorrenti sono dei veri fenomeni, se noi gareggiamo insieme a loro, evidentemente, è perché siamo stati capaci di emozionare il pubblico, quindi lo spirito con cui torneremo su Canale 5 sarà lo stesso». C’era anche l’imprenditore ravennate Alessandro Zangaglia tra i sei «superpapà» che sabato 19 novembre hanno incantato Maria De Filippi, Gerry Scotti, Rudy Zerbi e Teo Mammuccari, giudici di Tu si que vales, il programma serale di Canale 5 che ospiterà anche sabato 26, in diretta, il progetto ravennate nato praticamente per gioco e poi salito alla ribalta delle cronache televisive. Zangaglia e la figlia Viola, insieme a Ivan Tosi con Noemi, Francesco Pagnani con Camilla, Amedeo Laghi con Margherita, Manush Ushi con Eliza e Matteo Maretti con Mabel, hanno incantato il pubblico del talent show delle reti Mediaset con una coreografia corale che ha visto ballare, sulle note di Guerriero di Marco Mengoni, sei padri con le loro figlie. L’esibizione ha commosso giudici e pubblico, e ha regalato ai «superpapà» con le loro bravissime figlie l’accesso alla finale del programma.
«L’idea per questo balletto è venuta a mia moglie, Francesca Montanari, che insegna ballo alla scuola Lo Zodiaco di Ravenna - spiega Zanzaglia -. Per il saggio di danza della scorsa stagione l’idea di fondo era creare una coreografia per ogni festività dell’anno e tra queste c’è il 19 marzo, festa del papà. Così, Francesca e la sua collega Arianna Andreoni hanno ideato questa coreografia, coinvolgendo sei ragazze della ginnastica agonistica con i loro papà. Abbiamo preso la cosa seriamente praticamente da subito, nessuno di noi è un ballerino e abbiamo anche età e professioni diverse, però si è creato subito un bell’affiatamento e ogni mercoledì sera abbiamo fatto le prove con le nostre figlie, fino al saggio del 16 maggio, al teatro Alighieri davanti a 7-800 persone. Anche la “prima”, insomma, è stata emozionante e davanti a tanto pubblico».
Ma per andare in tv serviva un’iniziativa. «Mia moglie Francesca ha lavorato in tv per alcuni anni, da Canale 5 a Domenica In – dice Zangaglia –, e una collega le disse subito che la coreografia della festa del papà era adatta per la tv. A contattare il programma è stato però il padre di una delle ragazze, che ha inviato a Canale 5 il video del balletto dell’Alighieri. In ottobre ci hanno chiamato per un provino, che è andato molto bene, così nel giro di 10 giorni siamo andati a Roma, per registrare la trasmissione. E’ successo il 9 novembre e la puntata è andata in onda il 19».
Il successo, come detto, è stato strepitoso e ha dilagato anche sui social. «Un successo così non ce l’aspettavamo - ammette Zangaglia -, però sapevamo che il balletto era emozionante, ha toccato la sensibilità di tanta gente. Probabilmente il rapporto padre-figlia è qualcosa che tocca nel profondo, l’emozione di entrare in uno studio televisivo tenendo la mano tremante di mia figlia col suo cuore che batteva a mille è impagabile. I papà di una volta non avrebbero potuto farlo, sarebbe stata considerata una cosa poco virile. Io non mi sono fatto sfuggire un’opportunità così bella».
Bella e premiata con l’accesso a una finale per cui si lavora sodo. «Sabato 26 saremo in diretta con una nuova coreografia – conclude Zangalia -, facciamo le prove ogni sera e comincio pure ad avere qualche acciaccio! Fatiche di questo tipo si fanno molto più che volentieri, vogliamo regalare alle nostre figlie un ricordo indelebile e saremo lì per divertirci e stare bene. Con questo spirito siamo andati la prima volta e cercheremo di fare lo stesso». (f.sav.)
 
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