Fioccano e ottengono successo, riscontri e fondi le iniziative benefiche dell’Ente Ceramica di Faenza, che in questo periodo è un pullulare di progetti. Tanto per cominciare, ammonta a 3mila euro l’introito della cena-asta organizzata al Mic il 10 novembre a conclusione del progetto «Ciotole d’Autore». I soldi raccolti andranno all’Anffas di Faenza e alle popolazioni colpite dal terremoto. «Il legame tra ceramica e solidarietà è qualcosa su cui lavoriamo da anni – commenta il Vicesindaco Massimo Isola – e i tanti soggetti che hanno collaborato rende questo successo anche più prezioso, una vera sinergia culturale e territoriale». Le 160 «Ciotole d'Autore» sono state donate dai ceramisti partecipanti alla scorsa edizione di Argillà Italia. In questi giorni è poi partita, negli spazi della Riunione Cattolica Torricelli, l’asta delle opere d’arte che ha l’obiettivo di contribuire alle iniziative dell’Ente Ceramica Faenza, in particolare alla seconda edizione del Temporary Shop di Natale della Ceramica Faentina, che si terrà quest’anno nei locali di Corso Mazzini 35, dal 2 al 24 dicembre. Ma per arrivare al Temporary Shop che ribadirà l'identità plurale dei ceramisti faentini, la mostra-asta della Torricelli mette insieme le opere di 47 donatori, per oltre 50 lavori, tra cui un pezzo in ceramica di Alfonso Leoni del 1973, una statuina di Armando Castiglioni, dipinti di Nevio Bedeschi, Renato Albonetti, Sergio Saviotti, Alfonso Piancastelli, Maria Grazia e Gloria Matteucci, Leno Scala, Mirna Montanari, Mariangela Montanari, Alicia Reeves, un'opera in bronzo di Felice Samorè, una grafica di Pietro Lenzini, tre disegni di Danilo Melandri, oltre a qualche esito del 33° Mondial Tornianti. Le opere sono in mostra venerdì 18 e sabato 19 dalle 14.30 alle 18.30. L’asta si terrà sabato 19 alle 21, sempre alla Riunione Cattolica Torricelli.
La settimana scorsa ha, infine, visita a Ravenna e Faenza di una delegazione di ceramisti latino-americani, resa possibile grazie a Centuria, l’Istituto Italo-Latino Americano ed Ente Ceramica Faenza. I 25 ospiti hanno approfondito il distretto ceramico manfredo e il suo mix tra arte e tecnologia, processi industriali innovativi e design, artigianato e marketing. «Questo incontro apre nuove prospettive di relazioni per la nostra città ceramica – commenta il vicesindaco Isola -. Incontri, analisi, laboratori e momenti conviviali ci hanno permesso di raccontare com’e è nata e cresciuta la Faenza ceramica, non solo nel sistema di produzione, ma anche negli elementi di formazione, promozione e ricerca. Con questo incontro abbiamo aperto una finestra nuova e avremo artisti latino-americani ad Argillà 2018».