Più sicurezza con i Gruppi di controllo di vicinato

Bassa Romagna | 13 Novembre 2016 Cronaca
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I gruppi di controllo di vicinato sono in continua crescita e nel territorio della Bassa Romagna «nascono come i funghi». Si tratta di un’iniziativa nata «dal basso»: semplici cittadini che, grazie a telefonini e internet, segnalano ai vicini i «movimenti sospetti» sotto casa. Nulla a che vedere con le ronde, ma una rete di contatti che funge da antifurto contro ladri e malintenzionati. Sono i coordinatori dei gruppi che ricevono le segnalazioni e le condividono a tutti gli appartenenti al gruppo. Un’iniziativa nata per frenare i reati che, tuttavia, ha visto nascere piccole comunità di residenti che comunicano e collaborano per lo stesso obiettivo. E in dicembre nascerà il Forum dei gruppi di vicinato presenti su tutto il territorio dell’Unione. (samuele staffa)

MASSA LOMBARDA

Cristofori: «Una rete per il territorio»

L’esperienza nata un anno e mezzo fa a Massa Lombarda è una delle prime realtà strutturate della Bassa Romagna. La rete Fadora, che tocca anche l’imolese e la provincia di Bologna, oggi è divisa in tre gruppi sul capoluogo e uno su Fruges (circa 280 famiglie). Oltre a Fadora, esistono altri due gruppi: quello che raccoglie adesioni attorno al Parco della Pace e quello attivo attorno all’area feste di via Rabin a Fruges. «Siamo cittadini stufi di stare fermi - spiega Cinzia Cristofori, coordinatrice Fadora - e troppe volte siamo stati fraintesi: non vogliamo scavalcare nessuno, a partire dalle forze dell’ordine. La prima cosa da fare, in caso di movimenti sospetti, è chiamare il 112. Certo, con i gruppi di vicinato non possiamo eliminare il problema criminalità, ma possiamo rendere la vita difficile ai ladri. Si tratta di gruppi seri ed organizzati». I gruppi di controllo di vicinato sono una realtà in continua espansione e «in dicembre - aggiunge Cristofori - vogliamo attivare un forum con tutti i gruppi di controllo del vicinato della Bassa Romagna, a cui inviteremo anche i rappresentanti di Mordano, Bubano e paesi vicini. Col forum possiamo scambiare esperienze e creare una rete sul territorio», oltre a costituire una voce unica nei confronti delle istituzioni sul tema sicurezza».     
«Utilizziamo una pagina Facebook - continua Cristofori - per le informazioni e i consigli utili a sventare intrusioni e truffe, mentre le segnalazioni arrivano grazie alla chat di WhatsApp o, da parte di chi non è collegato online, a semplici sms. Ma, ovviamente, la prima cosa da fare, nel caso qualcuno avvisti movimenti sospetti, è chiamare il 112. A Massa Lombarda siamo fortunati: oltre alla collaborazione delle forze dell’ordine, possiamo contare sull’appoggio dell’amministrazione comunale che, più di altre, ha accompagnato lo sviluppo di queste esperienze».  

LUGO

Bravi: «Più sinergia tra enti pubblici e privati»

I gruppi di controllo di vicinato stanno spuntando come funghi sul territorio del comune di Lugo. «Difficile dire quanti siano e quanti siano gli aderenti - spiega Roberta Bravi, coordinatrice di uno dei tre gruppi presenti a Bizzuno». Si parte dalle chat su WhatsApp, passando per le pagine Facebook e i tradizionali sms, senza dimenticare il più tradizionale passaparola. Ogni gruppo ha il suo referente e conta tra i 100 e i 300 iscritti.  «Il nostro proposito – aggiunge Bravi - è quello di creare un vero e proprio coordinamento tra tutti i gruppi di vicinato lughesi» e si chiede sostegno da parte delle istituzioni, a partire dall’amministrazione comunale, per «rafforzare l’attività di informazione ed educazione sulle buone pratiche legate alla sicurezza, dagli adulti ai ragazzi in età scolare - dice Roberta Bravi -, oltre al potenziamento dei sistemi di videosorveglianza, costituendo anche sinergie tra le Istituzioni pubbliche ed i privati».
I gruppi lughesi, in particolare grazie alle segnalazioni partite dai cittadini di Lugo ovest, nelle scorse settimane hanno permesso alle forze dell’ordine di recuperare un’auto rubata che conteneva strumenti da scasso. In altri casi sono stati avvistati falsi addetti del gas pronti a mettere a punto truffe nelle abitazioni

BAGNACAVALLO

Simoncelli: «Condividere informazioni contro furti e truffe»

E’ nato un anno fa il Gruppo Facebook Controllo di vicinato Bagnacavallo che oggi conta ben 680 adesioni. «Su Facebook - spiega la coordinatrice Erika Simoncelli - ci sono anche tutte le indicazioni sul funzionamento del gruppo. Ci serviamo anche di un sistema di sms e di una chat WhatsApp, che oggi conta più di 150 adesioni, a cui si può accedere automaticamente dopo aver letto il regolamento e la adesione al gruppo Facebook. Domenica 20 novembre è in programma un incontro formativo al Roxy Bar di via Cristofori 4 a Bagnacavallo. «Spiegheremo il funzionamento del gruppo - aggiunge Simoncelli - e discuteremo dei metodi per prevenire furti e truffe, oltre ai consigli sulla manutenzione del giardino: dalle inferriate alla visibilità verso l’esterno, pochi sanno che spesso i ladri preferiscono i terrazzi senza piante».
Il gruppo bagnacavallese segue le linee guida dell’associazione nazionale Gruppi controllo di vicinato, che aiuta tutte le realtà territoriali, e grazie al prezioso lavoro di volontariato di Erika Simoncelli è in rete con gli altri gruppi di vicinato della provincia di Ravenna e non solo. «Condividere informazioni – aggiunge Simoncelli - con gli altri gruppi è utile a sventare alcuni episodi e a comprendere alcune dinamiche: i reati sono decisamente in calo, ma in questo periodo gli stagionali dell’est tornano in patria e spesso, prima di partire, mettono a segno alcuni colpi».

VILLANOVA

Bandoli: «Gia’ sessanta adesioni, partiremo a breve»

Qualcosa bolle in pentola anche a Villanova. «Partiremo a breve, spero entro l’inizio del 2017, con una pagina Facebook e un sistema di sms dopo aver individuato due referenti - spiega Claudio ‘Walter’ Bandoli -. Poi valuteremo anche l’iscrizione all’associazione nazionale. Il problema, seppur il numero di reati sia in calo, è molto sentito e in poche settimane abbiamo raccolto circa 60 adesioni».     
 
BONCELLINO

Bravi: «Volontari che vogliono fare qualcosa di concreto»

E’ nato ad agosto del 2015 il gruppo di Boncellino che oggi conta più di 100 iscritti alla chat di WhatsApp. «Una realtà nata - spiega il coordinatore Elio Bravi - dalla volontà dei residenti di fare qualcosa di concreto contro un fenomeno purtroppo dilagante». Il gruppo di Boncellino è in stretto rapporto con quello di Bagnacavallo e ogni tre o quattro mesi, per garantire la massima trasparenza, la lista dei nomi dei partecipanti viene consegnata ai Carabinieri.

BAGNARA

Montanari: «Cinque chat per il borgo»

Sono ben cinque i gruppi di controllo di vicinato attivi nel piccolo borgo. «Una suddivisione geografica - spiega la coordinatrice Lorena Montanari -  dovuta ai limiti imposti da WhatsApp che, quando sono nati i primi gruppi di controllo di vicinato, ovvero un anno fa, prevedeva chat con un numero limitato di iscritti». Le cinque chat, a cui si affiancano la pagina Facebook e gli sms, oggi contano  circa 270 associati: a conti fatti, più del 10% della popolazione. 

ALFONSINE

Zuffi: «Il buon vicinato di una volta»

Sono due i gruppi di vicinato attivi ad Alfonsine: uno in via Guerrina e uno in via Valeria a Fiumazzo, a cui si aggiunge quello di Longastrino. «Il nostro gruppo è nato un anno fa - dice Lamberto Zuffi, referente per via Guerrina -. Comunichiamo attraverso chiamate telefoniche, visto che i residenti sono pochi e di una certa età…». Zuffi funge da «imbuto»: raccoglie le segnalazioni e diffonde la comunicazione agli aderenti. «In un paio di casi il gruppo si è dimostrato un ottimo deterrente: dopo aver segnalato recinzioni tagliate e tentativi di effrazione, negli ultimi tempi non abbiamo registrato particolari episodi» dice. Un’esperienza, come le altre realtà della Bassa Romagna, nata «dal basso» e importante «perché ha promosso quei rapporti di buon vicinato - sottolinea Zuffi - che erano andati persi negli ultimi 50 anni».

FIUMAZZO

Bertozzi: «Poche e semplici regole»

«Il nostro gruppo – commenta il referente Mirko Bertozzi, residente di via Valeria – tocca anche via Borse e via Carretta vecchia per circa 5 chilometri di strada. Abbiamo dato vita al gruppo nel maggio 2015, dopo una interminabile serie di furti che hanno colpito molti residenti di Fiumazzo. Le adesioni sono 92 e utilizziamo una chat di WhatsApp seguendo poche e semplici regole per evitare un sovraffollamento di inutili messaggi». 
 
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Per combattere la criminalità occorre che i cittadini se non tutti almeno quelli organizzati nei gruppi di controllo del vicinato con whatsapp, siano in possesso delle targhe dei veicoli oggetto di furto prima che con questi vengano commessi altri reati quali rapine e altro.Molti cittadini come pensionati potrebbero essere molto utili alla società stando seduti in una panchina e segnalando la posizione delle eventuali auto oggetto di furto.
Commenta news 15/11/2016 - Marco Rava
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