L'intervista a Vito che debutta con il suo nuovo spettacolo a Cervia giovedì 3
Tornano a formare un’improbabile coppia Vito e Claudia Penoni in Adamo e Deva (giovedì 3 novembre, ore 21), al teatro comunale, in uno spettacolo che affronta temi seri con grande ironia e un po’ di suspence. Infatti Vito interpreta Adamo un notaio che gestisce i lasciti e le donazioni che i fedeli fanno alla Curia di Roma: sabato sera aspetta a cena gli amici e si ritrova alla porta Deva, una donna vestita con un abbigliamento leggermente inquietante e una valigia in mano. Chi è la donna misteriosa e perché gli altri commensali non arrivano? Il testo di Francesco Freyrie e Andrea Zalone, per la regia di Daniele Sala presentano la cena più integralista, biblica e rocambolesca dove si parla della paura del diverso e dello scontro tra gli estremismi, ma anche della confusione tra fede e tifo da stadio.
Chiediamo al popolare comico Vito di raccontarci lo spettacolo senza svelarci il finale.
Vito, qual è il segreto della sua comicità?
«Credo che il rappresentare i vizi e le virtù degli italiani sia una carta vincente. Quando tu tratti dei temi che tutti conoscono può funzionare molto più facilmente uno spettacolo. Poi con il lavoro e il talento riesci a far girare tutto».
Nel mondo c’è bisogno di tolleranza?
«Già il termine la tolleranza non mi piace, perché significa che sono a un livello superiore e non tollero l’altro. Ci vuole invece una convivenza rispettando le culture e cosi può vivere bene. Se sono una donna mi metto il velo e non vado nuda nei paesi arabi, devo rispettare le regole e la cultura di un luogo. Così come se sono loro a venire a casa nostra non si possono metetere il burka.Non ci vogliono ingranaggi e meccanismi particolari per capire queste cose».
Cosa contrappone Adamo a Deva?
«C’è contrasto molto forte tra me, il notaio che cura la chiesa, che si vede arrivare in casa una donna con velo e valigia, quindi una terrorista. Non si tratta di uno scontro tra regioni, ma di convivenza. Ti accetto per quello che sei senza prevaricare i confini. Alla fine si capiranno tante cose con un finale a sorpresa».
Come è lavorare con Claudia Penoni?
«Siamo una coppia rodata. Siamo molto amici e lei è una attrice brillante, comica. Una compagnia di lavoro ideale, generosa sul palco. Il regista è Daniele Sala che ha diretto tutti i nostri spettacoli. Alla fine è un bel lavoro, molto divertente anche se impegnativo».
Qual è il legame con il teatro di Cervia visto che lo presentate proprio qui in prima nazionale?
«Sono molto legato all’Emilia e alla Romagna, ed è bello debuttare in provincia come una volta. L’ultima settimana di prove la facciamo a Cervia dove saremo coccolati, diventa piacevolissimo andare a lavorare in questa dimensione»