Sabato 15 a Faenza le celebrazioni per i 40 anni della cooperativa di abitazione Snoopy Casa
«In un periodo così delicato per l’edilizia esserci, tagliare il traguardo dei 40 anni e avere buone prospettive per il futuro è significativo, per nulla scontato e una possibilità importante per il territorio e per i nostri soci. E’ per questo che siamo contenti di festeggiare questo traguardo con l’inaugurazione di 16 unità immobiliari di cui 12 alloggi di edilizia sociale in via Cimabue a Faenza». Il presidente Giovanni Dallara presenta così i festeggiamenti per i primi 40 anni della cooperativa di abitazione Snoopy Casa - nata nel 1976 a Ravenna e che nel tempo ha allargato il proprio raggio d’azione a tutta la provincia - che andranno in scena sabato 15 ottobre a Faenza. L’evento si aprirà alle 9.30 con un incontro dedicato a soci e istituzioni organizzato all’interno della sala Rirò Gemos in via Della Punta 21 (con il saluto del presidente e la proiezione di un filmato dedicato al quarantennale, prima degli interventi del senatore Stefano Collina, del consigliere regionale Manuela Rontini, degli assessori faentini Domizio Piroddi e Claudia Gatta, del presidente di Federabitazione Luca Bracci e delle conclusioni dei vertici di Confcooperative Carlo Dalmonte e Andrea Pazzi) e proseguirà con il taglio del nastro di 16 nuove unità immobiliari di cui 12 alloggi destinati a Ers in via Cimabue.
Nel corso del convegno, «pensato per incontrare soci e rappresentanti istituzionali in un momento così importante per Snoopy Casa, si parlerà della nostra storia ma anche dei processi di cambiamento intervenuti nel campo edilizio e immobiliare, delle prospettive del settore e dell’Edilizia Sociale - racconta il presidente -. Confidiamo sulla presenza di un buon numero di soci nonché di diversi rappresentanti istituzionali con i quali vorremmo confrontarci sulle necessità emergenti (e urgenti) che riguardano il nostro settore».
Nata come cooperativa di abitazione a proprietà divisa, è rimasta tale fino al 2000, quando è diventata mista. Oggi l’impresa occupa 6 dipendenti, ha oltre 1.300 soci e in questi quattro decenni ha realizzato 885 alloggi, di cui 155 è proprietaria visto che sono in locazione a tempo indeterminato (la cosiddetta proprietà indivisa). Gli ultimi sono dunque quelli di via Cimabue 36 (che seguono le 14 unità consegnate a luglio sempre a Faenza, in via Boschi) dove verrà inaugurato il nuovo edificio costruito da Snoopy Casa. «Si tratta del terzo intervento di edilizia sociale realizzato dalla nostra cooperativa con i finanziamenti stanziati dal bando Ers 2010 della Regione Emilia Romagna - spiega Dallara -. L’edificio è composto da 16 alloggi dei quali 12 destinati al godimento permanente a canone agevolato e 4 alla proprietà (di cui uno destinato a spazio ricreativo ‘baby parking’). Tutte le unità sono già state assegnate. L’edificio costruito dalla Cmcf di Faenza è realizzato secondo le più moderne tecnologie per ottenere un elevato risparmio energetico utilizzando fonti rinnovabili (classe A1)».
Ed è proprio l’attenzione alla qualità uno dei vanti e dei tratti distintivi della cooperativa. «Siamo nati come una piccola realtà che si è ampliata strada facendo - continua -. Oggi siamo una bella realtà, con una struttura leggera, costi generali bassi e con una filosofia semplice: il socio è sempre al centro del progetto. Siamo cresciuti col passaparola grazie alla qualità delle nostre opere, come dimostra anche l’ultimo edificio che andremo ad inaugurare sabato. I nostri standard sono medio/alti: costruire bene vuole anche dire avere meno costi di manutenzione in futuro. Oltre a interventi ex novo abbiamo recuperato edifici in centro storico e non solo. A San Pancrazio, ad esempio, abbiamo recuperato un edificio dove si lavorava penna. Non è facile ma è possibile».
Per il futuro «la difficoltà maggiore è trovare aree a basso costo, soprattutto a Ravenna - conclude Dallara -. Nel 2017 concluderemo un intervento a Cotignola per 4 villette e stiamo studiando la possibilità di un intervento di 12 o 14 alloggi in via Boschi a Faenza. Gli ultimi interventi di edilizia sociale hanno visto l’utilizzo di risorse regionali del 2010: servirebbe più attenzione alle politiche abitative». (c.f.)