Non c’è due senza tre, ma neanche tre senza quattro, nel senso che per il terzo anno consecutivo la sagra del Cinghiale di Zattaglia conferma le quattro serate in luogo delle storiche tre. Segno che l’avvenimento, centrale nella vita del piccolo borgo collinare, è in continua crescita di consensi, tanto più che si tratta di una delle sagre collinari più storiche e tra le prime organizzate in primavera (sul medesimo filone gastronomico è partita quella di Casola Valsenio la settimana scorsa). Al timone della sagra c’è il gruppo sportivo Valsintria, di per sé composto da quasi un centinaio di persone a cui se ne aggiunge, ogni anno, un’altra cinquantina per realizzare l’attesissima festa di maggio, che mobilitò la vita dell’intera collina coi sapori forti della cucina, i primi fatti a mano, le carni scelte ma anche i rombi di motore e tanta musica.
Attorno al fulcro culinario della festa, con lo stand aperto dalle 18.30 con il consolidato menù con specialità di cinghiale (stinco e salsiccia, rosticini, polenta con sugo in salmì, trippa, stufato con costole e patate, ma anche orecchioni e tagliatelle), c’è poi un corredo di spettacoli, che venerdì 6 vedrà sul palco i ragazzi della scuola di ballo Smile and Dance, con dj-set a seguire. Festa motorizzata sabato 8, visto che dopo il pranzo ci sarà il raduno con motocinghialata dei «Winter bikers» e "Motosearte", e poi l’originalissimo spettacolo «Motosegarte»: sculture con motoseghe. In serata la musica anni ‘70 degli Herpes.
Domenica 8 lo stand gastronomico sarà ancora attivo a pranzo e il pomeriggio trascorrerà con i giochi tradizionali, come il tiro alla fune, aspettando il concerto serale dei Moka Club. Serata speciale, in senso gastronomico, quella conclusiva di lunedì 9, con il doppio menù che, al cinghiale, affianca il gusto del maiale, quindi tagliatelle e orecchioni al guanciale, costole ai ferri e grigliata mista. Per chiudere in bellezza, tra risate e pance piene, saliranno sul palco i Clerici Vagantes con le loro sgangherate pantomime medievali.