Tozzi Sud, dichiarati tra i 50 e i 65 esuberi. In campo le istituzioni

Ravenna | 18 Marzo 2016 Economia
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Alla Tozzi Sud di Mezzano ci si interroga sul futuro di 50/65 lavoratori al termine della cassa integrazione ordinaria che terminerà il prossimo 9 aprile. E’ quanto emerso da un incontro in Comune svoltosi martedì 15 marzo tra sindacati e l’assessore Massimo Cameliani. La storica impresa che progetta, produce ed installa (in Italia e all’estero) impianti elettrici e di strumentazione, centrali di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili, e contenitori prefabbricati equipaggiati e trasportabili, per sistemi di distribuzione energia e di controllo/automazione dà lavoro a circa 400 persone (220 nell’ufficio tecnico e 180 operai dove ci sarebbero gli esuberi).
«Una volta informato dai sindacati della problematica, martedì 15 marzo scorso ho subito chiamato l’azienda e ho chiesto un incontro in Comune insieme ai sindacati - spiega Massimo Cameliani, assessore alle Attività produttive -. Franco Tozzi mi ha garantito che parlerà col fratello Mario che segue le relazioni sindacali e attendo entro la settimana una risposta. Siamo di fronte a un’azienda che ha un calo di lavoro momentaneo di lavoro in un determinato settore e, stando ai sindacati, ci sarebbe un vuoto normativo che non permetterebbe un ulteriore utilizzo degli ammortizzatori sociali. Ho chiesto una nota tecnica al sindacato con cui chiederò una verifica col Ministero del Lavoro, ma è presto per parlare di certezze. Posso solo garantire che l’attenzione da parte del Comune è alta».
«L’incontro con l’assessore Camelliani è stato positivo in quanto si è reso disponibile ad una verifica e a organizzare un nuovo incontro con l’azienda, ma la preoccupazione rimane alta - commenta Matteo Bellagamba della Fiom Cgil -. Siamo davanti a un’azienda che terminerà la cassa integrazione ordinaria il 9 aprile prossimo e, se nel frattempo non cambiano le condizioni di mercato, cambiano dovrà capire che cosa fare dopo. Da quello che ci risulta la vecchia cassa integrazione straordinaria per crisi di mercato non è contemplata dai decreti attuativi Jobs Act e manca una circolare che servirebbe a specificare questo aspetto. Quindi siamo in un limbo pericoloso».
Il problema principale è che «gli appalti al massimo ribasso sono una delle cause principali che mettono fuori mercato aziende sane, con una sviluppata contrattazione aziendale e che non hanno lavoro nero come nel caso della Tozzi Sud - conclude Bellagamba -. Inoltre siamo abituati a considerare i casi eclatanti delle aziende con grandi numeri, ma questa situazione crea problemi enormi anche con le piccole imprese dell’indotto».

Christian Fossi - economia@settesere.it
Foto Massimo Fiorentini
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