Marinara vuole rifarsi il look, ingaggiata «Vendere 2.0»
Marinara si rifà il look con Vendere 2.0. Da febbraio la società ravennate che fa capo a Luca Scarabelli è diventata consulente della Seaser (che gestisce il porto turistico di Marina di Ravenna) per il marketing, la comunicazione e le vendite. Effetto forse dell’esposizione mediatica dovuta all’ammontare del debito che sfiora ormai i 44 milioni di euro e le conseguenti difficoltà finanziarie.
Dall’iniziale «A Marinara il vento sta cambiando» della presentazione di Vendere 2.0, Scarabelli si fa subito più cauto: «Siamo entrati un momento complesso e in ritardo per programmare la stagione - illustra -. Quello che stiamo facendo oggi è riprendere tutti i fili delle attività, dare un ordine logico e ragionevolmente non ci siamo dati un obiettivo numerico per il 2016, ma vogliamo arrivare a un riposizionamento dell’immagine di Marinara. A fine anno misureremo i risultati e ci daremo degli obiettivi numerici per il 2017. L’attività che più serve in questo momento è quella di coordinamento tra le realtà che ci sono».
La volontà della attuale gestione di Seaser, titolare della concessione demaniale, è quella «di voler riparare ai molti danni ereditati dalle gestioni precedenti - continua -: debiti, costi eccessivi e nessuna gestione per la crescita. Oggi l’obiettivo è il risanamento e Marinara deve prendersi il posto che le spetta nell’offerta turistica di Ravenna: quello di una risorsa in grado di attrarre turismo nautico di giovani e famiglie. Vendere 2.0 si occuperà di vendere Marinara sul mercato dell’offerta turistica nazionale ed internazionale. Vogliamo che Marinara sia una parte integrante di Marina di Ravenna e non, come è accaduto in passato, un corpo estraneo».
Foto Massimo Fiorentini