Due rumene di 22 e 29 anni, senza fissa dimora sono state denunciate, la scorsa settimana dai carabinieri di Faenza per aver rapinato un 66enne. Lo hanno aspettato fuori dai bagni pubblici e con la 'solita' scusa dell'abbraccio gli hanno sfilato il portafoglio. Quando si sono accorte che conteneva poco denaro le due ladre hanno chiesto 500 euro all'uomo per restituirgli i documenti contenuti all'interno,ma visto il rifiuto dell'anziano, gli hanno strappato la catenina dal collo e sono fuggite. Entrambe già note alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio sono state identificate fotografate poi denunciate. La 29enne nel dicembre del 2014 era stata estradata dalla Romania in quanto colpita da un mandato di arresto europeo richiesto dalla Procura di Ravenna poiché nel febbraio 2013, sempre a Faenza, aveva messo a segno in pochi giorni due furti ed una rapina rispettivamente ai danni di un 84enne, di un 79enne e di un 64enne. Per l’esito dell’indagine è stata determinante l’attività preventiva e repressiva intensificata negli ultimi mesi dai Carabinieri di Faenza per fermare queste 'adescatrici' di origine rom che stazionano o nei pressi della stazione ferroviaria o dei supermercati, chiedono insistentemente l'elemosina ed arrivano anche ad offrire prestazioni sessuali agli anziani per avvicinarli. Il 1 febbraio è stata arrestata una 20enne proveniente dal campo nomadi di Bologna che dopo essersi appartata con un 72enne promettendogli “dolci” effusioni, aveva tentato di ricattarlo e di rubargli il portafogli. Il 14 febbraio, invece, sono state arrestate due donne rom che fingendosi infreddolite avevano convinto un 64enne ad accompagnarle in auto in stazione dopodichè lo avevano assalito rubandogli portafogli e telefonino, negli ultimi giorni alcune di loro già colpite dal divieto di ritorno a Faenza sono state sorprese in centro città e quindi denunciate, fino all’ultimo episodio con la “tecnica dell’abbraccio” messo a segno il 22 febbraio ai danni del 66enne.