Panchine in mosaico: sette giorni di polemiche
Continua a far discutere l'acquisto, da parte dell'Amministrazione, di cinque panchine in mosaico provenienti dall'Olanda che troveranno spazio in diverse zone della città, a partire dalla Darsena. A sollevare il caso è stato, nei giorni scorsi, l'ex dirigente scolastico del liceo artistico Marcello Landi, che ha accusato il Comune di mancanza di progettualità. «Le panchine - ha spiegato Landi - sono state realizzate durante l’ultima Biennale del Mosaico e in quell'occasione è stato chiesto all’istituto d’arte per il mosaico, di cui ero dirigente scolastico, di completarle. Rispondemmo che l’istituto era abituato a progettare i lavori e non a finire quelli iniziati da altri. Tanto più che esiste ‘Profumo di mosaico’, un progetto di arredo urbano contestualizzato realizzato dalla scuola con fondi europei che ha ottenuto ragguardevoli risultati, come le fioriere in centro storico. Il progetto, sul quale esiste anche una bella pubblicazione, è frutto di un lavoro lungo, accurato, fatto di studi sulla città e rilievi. Perché questo dev’essere l’approccio ad un progetto di arredo urbano di una città d’arte. Invece qui sono state fatte scelte a caso, senza alcuna contestualizzazione». L'episodio è diventato oggetto di un question time in consiglio comunale avanzato dal consigliere del M5s Pietro Vandini, a cui l'assessora Ouidad Bakkali ha risposto spiegando che dietro al progetto vi era una finalità sociale e che le panchine «hanno riscosso molto successo». «La scelta, quindi, è politica e l'assessore Bakkali se ne è assunta la responsabilità - ha commentato Vandini -. L'assessore ha spiegato che le panchine erano in mostra e alla fine la giunta ha deciso di comprarle. Ma è proprio su questo che non sono d'accordo, perchè la cifra è stata di 33 mila euro. Continuo a pensare - scrive Vandini - che sia quantomeno poco opportuno, quasi assurdo, comprare delle opere musive fatte all'estero, visto chi siamo e quello che abbiamo. Poteva aver senso se si fosse trattato di qualcosa tipico dell'Olanda, una sorta di scambio insomma, ma sul mosaico no, avrei guardato a casa nostra, e sono certo che 33 mila euro avrebbero fatto comodo anche qui».