Oltre 2mila firme per la petizione indetta da Laura Fanelli: "Serve una guardia medica pediatrica"

Oltre 1.700 firme raccolte on-line in poco tempo, a cui si aggiungono quelle che, ancora per una settimana, si potranno registrare nei dodici negozi della provincia che si sono resi disponibili ad appoggiare la richiesta di istituire una guardia medica per i bambini. E’ questo quello che è riuscita ad ottenere in pochi giorni la ravennate Laura Fanelli, mamma di un bimbo di quattro anni che ha lanciato una petizione su internet per colmare la mancanza di un servizio «che dovrebbe essere garantito al pari degli altri». In poco tempo è nato un gruppo su Facebook che, nel giro di poche ore, ha contato oltre mille persone, salite in due giorni ad oltre tremila. «Mi hanno scritto in tanti per dirmi che erano d’accordo e, vista la condivisione, ho chiesto se c’erano negozi che potevano prestarsi come punto di raccolta. In tanti si sono fatti avanti per dare una mano. Ci tengo a precisare che questa iniziativa mi è nata dal cuore - sottolinea Fanelli - in quanto, essendo mamma, mi sono trovata nella situazione di assenza del servizio di assistenza pediatrica negli orari extra ambulatoriali». Al momento la raccolta on-line è terminata, ma prosegue quella nei negozi. Basti dire che in due giorni, in un supermercato della città, se ne sono registrate 445. «I fogli per le firme rimarranno disponibili ancora per una settimana - spiega Fanelli -: visto che non c’è una vera e propria scadenza, più ne raccogliamo meglio è». «Mi sono sempre chiesta - prosegue - perchè esistano la guardia medica per adulti e il servizio di assistenza veterinaria notturno, mentre per i bambini non ci sia nulla. Così, prendendo spunto dalla petizione on-line che è stata lanciata a Forlì, ho fatto lo stesso a Ravenna. Ho un bimbo di quattro anni e mezzo e non capisco perchè, per un semplice male all’orecchio, debba portarlo al Santa Maria delle Croci, con il rischio molto probabile che contragga un virus gastrointestinale o una bronchite. Mi è capitato di trascorrere ore e ore in ospedale quando, se ci fosse stato un pediatra disponibile, avremmo risolto il problema in pochi minuti». La soluzione, per Fanelli, sarebbe a portata di mano e potrebbe passare anche da una semplice riorganizzazione dei pediatri. «I pediatri di base presenti sul territorio sono 26 e sono operativi dal lunedì al venerdì. Qualcuno garantisce un paio d’ore anche al sabato mattina, ma poi il servizio si interrompe. Perchè non lavorano a turno, come le farmacie? In un anno ci sono 53 week-end e se ognuno si rendesse disponibile ne toccherebbero solo un paio a testa. Di domenica sono aperti anche i supermercati - conclude - ma non ci sono medici per visitare i bambini. Un pacco di farina si può comprare anche di lunedì, ma i piccoli non possono aspettare, se stanno male vanno visitati subito». (Federica Ferruzzi)