Riolo, il sindaco Nicolardi sulla discarica: «Prima la sicurezza, poi al Tar sul 'disagio ambientale'»

Bassa Romagna | 31 Gennaio 2016 Cronaca
riolo-il-sindaco-nicolardi-sulla-discarica-prima-la-sicurezza-poi-al-tar-sul-disagio-ambientale
«Prenderemo parte al giudizio davanti al Tar sul ‘disagio ambientale’, ma la priorità è vigilare sull’ampliamento della discarica». Il sindaco di Riolo Terme Alfonso Nicolardi, dopo le osservazioni al progetto di Conami depositate in Regione e la partecipatissima assemblea organizzata dal comitato Vediamoci chiaro mercoledì 20 all’hotel Olimpia di Imola (il video su www.settesere.it), non prende parte alla guerra di dati sulle acque potabili di Imola e attende le nuove analisi di Arpa sul sito di via Pediano.
Sindaco Nicolardi, il comitato Vediamoci chiaro, dopo le numerose osservazioni al progetto, chiede di rivedere tutto dall’inizio. Quali preoccupazioni avete espresso nelle osservazioni formulate dal Comune di Riolo?
«Delle 141 osservazioni, alcune sono arrivate dal Comune di Riolo. L’aspetto principale su cui abbiamo concentrato la nostra attenzione riguarda la ‘sicurezza’ delle persone e dell’ambiente. Noto molta voglia di strumentalizzare questa vicenda. Vorrei sottolineare che non vi è un chilogrammo di spazzatura a Riolo e le osservazioni riguardano il progetto di ampliamento che interessa il nostro territorio. E vorrei ricordare che il Comune di Riolo ha competenza in materia urbanistica e sulla salute pubblica dei riolesi: sono altri gli organi preposti a valutare e approfondire a livello tecnico i rischi ambientali».
I riolesi del comitato Vediamoci chiaro denunciano scarsa informazione da parte dell’amministrazione. Si poteva fare di più?
«Abbiamo pubblicizzato l’assemblea di dicembre all’autodromo di Imola attraverso il sito web del Comune, che è il nostro canale ufficiale, e inviato 1800 sms all’elenco di riolesi per informarli dell’evento. Ci saranno nuovi momenti per approfondire la questione quando vi saranno significative novità ed Hera e Conami formuleranno le risposte alle osservazioni. Quando, in altre parole, ci sarà qualcosa di più definitivo. Un’assemblea oggi sarebbe un doppione di quella di Imola».
Qualcuno parla di referendum…
«Meglio non giocare con la paura delle persone. Meglio avere tutte le informazioni sul progetto e lasciare le valutazioni tecniche agli organi preposti, da Arpa all’Ausl. Poi vi saranno nuove occasioni di condivisione»
Dopo i dati poco confortanti rilevati da Arpa sulla discarica, che oggi l’ente è al lavoro per approfondire, è andata in scena la guerra di numeri sulle acque della rete idrica imolese: Terra srl ha portato le analisi in procura, mentre le indagini portate avanti da Asl hanno dato risultati tranquillizzanti. Lei da che parte sta?
«E’ azzardato collegare le due cose, le acque presenti attorno alla discarica e quelle della rete dell’acquedotto: questo significa non conoscere il funzionamento della rete dell’acqua potabile. Arpa ha svolto le sue indagini sul sito e noi come amministrazione abbiamo chiesto di allargare l’area delle indagini oltre il perimetro della discarica».
Poi c’è la partita del «disagio ambientale» con Imola…
«La convenzione del 2006, nata dopo l’inizio dei conferimenti di rsu dei comuni del comprensorio faentino alla discarica di via Pediano, definiva la ripartizione delle cifre previste per il cosiddetto ‘disagio ambientale’ previste in bolletta. A Imola andava il 90%, a Riolo il 10% (la torta complessiva si aggirava sui 2 milioni di euro all’anno, 200mila per Riolo, ndr). In estate Atersir ha modificato i criteri, che guardano con maggiore attenzione la presenza di case e centri abitati nel raggio di 2 chilometri dalle discariche presenti in Emilia Romagna. Così il rapporto è passato a 68% per Riolo e 32% per Imola. Non siamo noi a cercare soldi: si tratta di una delibera di Atersir valida per tutta l’Emilia Romagna».
Il Comune di Imola, non contento della novità, ha proposto ricorso al Tar contro la delibera di Atersir. Riolo prenderà parte al processo?
«La controversia riguarda il Comune di Imola e Atersir. Noi ci siamo costituiti nel giudizio perché chiamati a difendere l’interesse dei riolesi, come avrebbe fatto qualsiasi cittadino, affidando l’incarico a un legale. Ora la parola spetta al Tar, anche se non vi sono date per l’udienza. Il giudice amministrativo dovrà pronunciarsi sulla delibera, ma potrebbe anche sospenderla in attesa della decisione finale. Ma si tratta di una delibera che coinvolge tutti gli impianti della Regione. Ma rischiamo di parlare del nulla. La discarica, così com’è, esaurirà lo spazio disponibile in primavera e la priorità, oggi, è quella di approfondire il tema dell’ampliamento». 
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it n10417-riolo-il-sindaco-nicolardi-sulla-discarica-prima-la-sicurezza-poi-al-tar-sul-disagio-ambientale 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione