Sciolette (Enoteca): «Sangiovese al top, l’Albana ancora di nicchia. Enologica rimane a Bologna»

09 Gennaio 2016 Economia
sciolette-enoteca-sangiovese-al-top-lalbana-ancora-di-nicchia.-enologica-rimane-a-bologna
«Il vino romagnolo ha luci e ombre: quelli sfusi hanno quotazioni al di sotto delle attese dei produttori, mentre per l’imbottigliato ci sono buone opportunità, soprattutto all’estero e soprattutto nei rossi, tra questi ovviamente in primis il Sangiovese che è un vino che sta crescendo bene: c’è dell’ottima qualità nelle produzioni e quindi è un prodotto che può andare bene su parecchi mercati internazionali». E’ chiaro Pierluigi Sciolette, presidente dell’Enoteca regionale dell’Emilia Romagna, sul vino romagnolo.
Detto del Sangiovese, quali sono i vitigni su cui puntare?
«Come vini cui noi stiamo aiutando la crescita c’è sicuramente l’Albana, che non possiamo assolutamente dimenticare. Risalendo la regione, al confine con l’Emilia, c’è il Pignoletto che negli ultimi anni sta salendo a due cifre: è un vino molto interessante perché può essere fermo, frizzante, spumante e quindi adatto a moltissime occasioni di consumo. A salire ancora c’è l’area del Lambrusco, molto interessante per le esportazioni in tutto il mondo, oltre al Malvasia e al Gutturnio che sono i vini principali della nostra regione. Nel ferrarese e nell’alto ravvennate della costa ci sono i vini di sabbia del Bosco Eliceo che ha una sua, seppur piccola, quota di mercato».
Come si sposano le piccole produzioni con i grandi gruppi?
«E’ un mix che funziona perché ci sono piccole e grandi aziende di produzione, ma anche clienti differenziati per dimensioni. Il cliente piccolo si vuole confrontare con un’azienda piccola e il grande cliente si vuole confrontare con la grande azienda che riesce a garantire volumi: abbiamo un’area della ristorazione che generalmente è in mano alle piccole e medie imprese e abbiamo le grandi catene di distribuzione che invece hanno bisogno di un interlocutore adeguato».
Il consumo del vino in Italia è in crisi, su quali mercati bisogna puntare?
«Il mercato italiano è in crisi da anni a causa della crisi economica, ma anche per un abbassamento del consumo pro capite con gente sempre meno affezionata ai grandi contenitori, ai bottiglioni e che si sposta verso le bottiglie e i prodotti di qualità più elevata. Per quanto riguarda l’estero i consumi, anche qui, si spostano sempre più verso le bottiglie. I mercati che possono essere importanti per noi in futuro sono l’Europa al primo posto, seguita dagli Stati Uniti che hanno ancora possibilità di consumo enormi. Il Sud America è un’area interessante, ma non trascuriamo il mercato orientale che, seppure con difficoltà, sta iniziando a dare riscontri con i rossi di corpo».
A che livello è il Sangiovese rispetto ai vini italiani?
«Non ha nulla da invidiare, anche se abbiamo differenti qualità. Ci sono Sangiovesi più ad uso corrente e altri più importanti. Quindi siamo in grado anche noi di competere con le altre regioni. Si tenga conto che l’Emilia Romagna sta crescendo e crescerà molto: solo negli ultimi anni ci stiamo esprimendo con un’energia veramente importante. Non abbiamo nulla da invidiare alle altre regioni, soprattutto se lavoriamo uniti e ci coordiniamo. Come Enoteca abbiamo presentato e stiamo lavorando al progetto della via Emilia in modo da legare il nostro sistema produttivo col vino come ambasciatore, ma unendo anche la buona cucina, la tradizione, la storia e la cultura. Insomma l’Emilia Romagna è tutta da scoprire e merita un viaggio».
Quali possibilità invece hanno gli altri vitigni romagnoli all’estero?
«L’Albana ha un successo importante, soprattutto come passito, ma quando parliamo di export dobbiamo pensare di avere alle spalle volumi adeguati. Questo non vuol dire trascurare le produzioni più piccole, ma se vogliamo focalizzare le produzioni della nostra regione affinché la gente ci conosca e ci capisca meglio dobbiamo basarci sui grandi prodotti. Detto questo abbiamo tantissime nicchie importanti».
Tirano molto le bollicine. Si possono fare anche in Romagna?
«E’ vero, le bollicine oggi hanno un mercato importante perché sono vini semplici da bere, allegri, frizzanti, non hanno generalmente una grande gradazione alcolica, si abbinano a tante cucine. Il Trebbiano, se lavorato in un certo modo, dà risultati veramente interessanti. E’ chiaro che in Romagna si sta espandendo molto il Pignoletto che non ha ancora dimensioni enormi, ma che sta riscuotendo grande successo anche all’estero».
Che 2016 sarà per i vini e per l’Enoteca?
«Per i prodotti sarà un’annata eccezionale perché il 2015 è stata una vendemmia ottima. Per quanto riguarda l’Enoteca stiamo lavorando molto su diversi livelli. Il primo è dare sempre maggiori servizi ai nostri associati, anche in termini di finanziamenti pubblici e tutto quello che può aiutare la loro gestione. Poi lavoriamo per promuovere i nostri prodotti in manifestazioni e fiere nel mondo oltre che in Italia, come ad esempio Enologica. Infine stiamo mettendo in contatto il nostro mondo con giornalisti e buyer stranieri che quando lo conoscono generalmente se ne innamorano».
Si sussurra di un possibile ritorno di Enologica in terra di Romagna?
«Lo escludo. Abbiamo fatto una gran manifestazione e la forza di Enologica è avere 120 produttori di tutta la regione presenti. Bologna è baricentrica, quindi non si discute».

Christian Fossi
economia@settesere.it
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it n10227-sciolette-enoteca-sangiovese-al-top-lalbana-ancora-di-nicchia.-enologica-rimane-a-bologna 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione