Belluati (Pronto soccorso ortopedico): "Dea, blocco unico urgenze operativo al 100%"

Ravenna | 07 Gennaio 2016 Cronaca
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Da giugno scorso è stato completato il nuovo dipartimento di Emergenza e accettazione (Dea) del Santa Maria delle Croci. Lo scorso 25 maggio a trovare nuova collocazione sono stati l'area ortopedica, il blocco operatorio e la terapia intensiva polivalente, inaugurati in uno spazio di oltre 22mila mq e articolati in sette piani. A giugno è invece avvenuto il completamento dell'area cardiologica. Al piano rialzato trova spazio il pronto soccorso generale ortopedico, mentre al primo viene ospitato il blocco operatorio con la novità della «recovery room» per il monitoraggio dei pazienti. La nuova degenza di ortopedia e Traumatologia è dotata di 50 posti letto e può contare su una sala radiologica e sala gessi dedicate ai pazienti ricoverati. Per quanto concerne invece il nuovo blocco operatorio, al primo piano rientrano chirurgia generale, chirurgia vascolare, urologia e ortopedia. Al secondo e al terzo piano si trovano rispettivamente un interpiano tecnico e la medicina d'urgenza, con annesse rianimazione e terapia intensiva. Al quarto piano trova posto l'area cardiologica, mentre al quinto le stanze ospitano l'area ortopedica. Al sesto e al settimo piano ci sono infine le salette riunioni e gli studi dei medici di area chirurgica. A «sovrintendere» i lavori, fedele al motto «non chi comincia, ma chi persevera» è stato Alberto Belluati, direttore dell'unità operativa di Traumatologia. Da quando è arrivato lui, nel 2007, le visite in pronto soccorso ortopedico - un vero e proprio «unicum» in Area Vasta - sono passate da 7.800 a 14.800, mentre gli interventi sono saliti da 1.350 a 2.800. «Ad oggi - spiega Belluati - ci attestiamo sui 18mila accessi l'anno, con circa 300 interventi in pronto soccorso, che riguardano soprattutto lesioni della mano, e 2500 interventi chirurgici in sala operatoria. Rispetto al precedente assetto abbiamo ridotto il numero di passaggi: al termine di un efficace triage infermieristico il paziente viene indirizzato direttamente allo specialista. Come in tutte le altre discipline, anche da noi si registra il picco di accessi durante l'estate, e questo aspetto ci ha portato ad avere due medici h24 e ad aumentare il personale infermieristico passando da due a tre unità. Inizialmente abbiamo avuto un periodo di rodaggio significativo, durato più di un anno, che ha portato all'aumento di specializzazioni, in particolare per quanto riguarda il personale infermieristico. Questo lo abbiamo riscontrato soprattutto per il pronto soccorso, dove è stata raggiunta un'ottima autonomia professionale».
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