Porto, il progetto di Nomisma, spiegato
Quattro scenari con costi (dai 53 ai 447 milioni di euro), tempi d’intervento (dai 5-6 anni a oltre 12), obiettivi e risultati diversi. E’ il risultato presentato venerdì 18 dicembre scorso dello studio commissionato da Confindustria Ravenna e varie associate a Nomisma, la blasonata società di studi economici bolognese. «Questo studio, che doniamo alla città, potrà essere preso in mano dalle autorità, per approfondirlo e migliorarlo - ne spiega il senso il numero uno degli industriali Guido Ottolenghi -. Se da esso potesse scaturire, prima ancora che una soluzione, un metodo di lavoro e dibattito nella comunità portuale più pacato e cooperativo, sarebbe un grande risultato in questa stagione festiva in cui i dispiaceri devono lasciare il posto alle speranze».
Per tre dei quattro scenari (minimo, base e medio), la società di studi economici ha individuato quattro opzioni di stoccaggio dei fanghi per raggiungere l’obiettivo, mentre per il quarto (massimo), quello più complesso, due. La via maestra indicata è quella delle casse a terra, anche se Nomisma ha introdotto per ogni scenario anche una possibilità di casse a mare che risulta quasi sempre il più costoso.
SCENARIO 1
E’ quello minimo e prevede un approfondimento massimo di 13 metri nella Canaletta di avvicinamento e zona di avamporto, senza toccare avamporto e interporto. L’area San Vitale-Trattaroli e la darsena Baiona arriverebbero a 11,5, mentre Largo Trattaroli (compresi i moli guardiani) verrebbe scavato fino a 12,5 metri. I volumi da dragare sarebbero 2,62 milioni di metri cubi e i costi varierebbero dai 53 ai 70 milioni di euro a seconda delle opzioni.
SCENARIO 2
E’ quello base e prevede un approfondimento massimo di 14 metri nella Canaletta di avvicinamento e zona di avamporto, 10 metri nell’avamporto e senza toccare l’interporto. L’area San Vitale-Trattaroli arriverebbe a 11,5 metri, la darsena Baiona a 12,5, mentre Largo Trattaroli (compresi i moli guardiani) verrebbe scavato fino a 13,5 metri. I volumi da dragare sarebbero 4,76 milioni di metri cubi e i costi varierebbero dai 90 ai 129 milioni di euro a seconda delle opzioni.
SCENARIO 3
Come profondità il medio è simile al 2: cambia solo l’area San Vitale-Trattaroli. I volumi da dragare sarebbero 2,62 milioni di metri cubi e i costi varierebbero dai 157 ai 213 milioni di euro a seconda delle opzioni.
SCENARIO 4
Lo scenario massimo è il più ambizioso, come dimostrano i 12,5 milioni di metri cubi scavati, gli oltre 12 anni per completare i dragaggi e una spesa che varia dai 402 ai 447 milioni di euro. Prevede un approfondimento massimo di 15,5 metri nella Canaletta di avvicinamento e zona di avamporto, avamporto a 11 metri e interporto a 11,5. L’area San Vitale-Trattaroli e Largo Trattaroli (compresi i moli guardiani) verrebbero scavati fino a 14,5 metri, mentre la darsena Baiona arriverebbe a 13. (c.f. - economia@settesere.it)