Treni, un appello al Comissario Figliuolo per la ferrovia Faentina dai sindaci di Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella e Faenza

Romagna | 11 Gennaio 2024 Cronaca
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«Non è più tempo di tergiversare. E’ giunto il momento che tutti si assumano le proprie responsabilità. Come abbiamo più volte sottolineato, le comunità lungo la dorsale appenninica che collega Faenza e Firenze non potranno sopportare a lungo i disagi causati dai danni alla linea ferroviaria Faentina, di vitale importanza per l’economia e la socialità dei nostri territori, provocati da oltre 250 smottamenti durante l'alluvione dello scorso maggio. Facciamo quindi appello al Commissario straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione, Generale Figliuolo, alla struttura commissariale, alle Istituzioni, Regione Emilia Romagna e Toscana innanzitutto, e agli Enti preposti, affinché il ripristino delle frane lungo la linea ferroviaria Faentina diventi finalmente un’assoluta priorità di tutti, riconoscendo la pubblica utilità di tale intervento». Così dichiarano i sindaci dei comuni attraversati dalla linea ferroviaria «Faentina» sullo stato dell’arte di una situazione dei trasporti che si fa sempre più difficile e complicata.
 
«Siamo perfettamente consapevoli dell'enorme mole di lavoro in corso per la messa in sicurezza idrogeologica del territorio che coinvolge i nostri Comuni. Allo stesso tempo, ribadiamo che il ripristino delle infrastrutture viarie e di trasporto deve avere lo stesso grado di priorità. In un contesto di alta mobilità della popolazione, sono in gioco le opportunità messe in campo negli anni per evitare l’indebolimento dei territori interni e la stessa sopravvivenza delle nostre comunità».
 
Per questo i primi cittadini sottolineano come «riteniamo che tali problematiche, pur partendo da terreni privati, abbiano un impatto diretto sulla linea ferroviaria, un'infrastruttura preposta a un servizio pubblico; pertanto, vanno considerate al pari di interventi pubblici. E a questo punto occorre dirlo chiaramente: ad oggi, nessuno degli enti decisori ha affrontato alla radice la questione. Nei giorni scorsi, il blocco dei treni per l'allertamento del sistema SANF e le gravi lacune nel predisporre un tempestivo ed efficiente servizio di mezzi alternativi ai treni, con enormi disagi a danno degli utenti, studenti e lavoratori in particolare, hanno evidenziato che un ulteriore rinvio degli interventi sulle frane non è più accettabile. Dopo sette mesi di chiusura – proseguono - come sindaci, abbiamo espresso soddisfazione per il sistema di allertamento individuato da RFI, capace di prevedere la probabilità di innesco di frane causate da precipitazioni e di interrompere immediatamente la circolazione in caso di pericolo. Questo ha consentito, il 27 dicembre scorso, la riapertura in sicurezza della tratta. Tuttavia, i disagi emersi alla prima interruzione della linea tramite il nuovo sistema dimostrano che la soluzione adottata non è sufficiente a garantire la continuità del servizio con un minimo di funzionalità. Le risposte giunte da Rfi confermano che eventuali ulteriori correttivi non potranno in ogni caso evitare che il servizio di trasporto Faenza – Firenze rimanga a tempo indefinito in uno stato di emergenza perenne a danno dei cittadini-utenti, data l'imprevedibilità di ogni allerta, le difformità degli orari dei bus rispetto a quelli dei treni e l'incertezza sui tempi di percorrenza».
 
Infine «chiediamo, nel più breve tempo possibile, l’individuazione di risorse economiche ad hoc e la predisposizione dei progetti operativi degli interventi sulle frane che consentano, in tempi certi, il ritorno alla piena funzionalità della tratta ferroviaria».
 
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