Tennis, il Ct Zavaglia e l'effetto Sinner: «Un bel risveglio anche per merito della Federazione»
Dell’«effetto Sinner» ha risentito il Ct Zavaglia, punto di riferimento a Ravenna. «Il Circolo è stato uno dei primi della città - commenta il vicepresidente Carlo Licciardi - e perciò, da sempre, la frequentazione è stata importante. Sicuramente c’è stato un risveglio perché sono sempre i risultati e le vittorie a fare la differenza. Ma credo serva dare grande merito alla Federazione perché questi risultati non sono frutto del caso o di una programmazione a breve termine, ma di un cammino molto più lungo che il presidente Binaghi ha intrapreso negli ultimi anni». Un periodo d’oro per il tennis nostrano coinciso con una scelta lungimirante dello Zavaglia: «Per la stagione 2023/2024 abbiamo ricreato una scuola di tennis completamente gestita dal circolo grazie anche al ritorno del nostro storico tecnico nazionale, oggi direttore tecnico della scuola, Omar Urbinati. Contiamo già 80 iscritti: il 30/35% sono nell’agonistica mentre la restante parte è nell’avviamento al tennis. Sono numeri che dimostrano l’avvicinamento dei giovani alla disciplina a cui va aggiunto l’entusiasmo sempre crescente, spinto anche dalle grandi vittorie, di chi già praticava». Ma al Circolo Tennis Zavaglia non è necessario andare lontano per ricercare successi e traguardi importanti: «Nel 2019 abbiamo ripreso l’attività agonistica che deve fare da traino al nostro movimento - continua Licciardi - siamo ripartiti dalla D1 e, vincendo quattro campionati di fila, siamo approdati in A2 con la salvezza raggiunta nell’ultima stagione. Anche questi risultati sono un importante motore per il nostro movimento e perciò ci sono più cose messe insieme che fanno ottenere risultati». Ciò che non manca è la voglia di innovare: «Ci stiamo cimentando anche nello sviluppo del pickleball, uno sport che crediamo possa avere il suo spazio come lo ha avuto il paddle». (t.p.)