Teatro, tra Ravenna, Faenza, Cervia e la Bassa Romagna arrivano Giacobazzi, Francini, Solfrizzi, Vukotic, Mannino, Aureli

Romagna | 03 Febbraio 2023 Cultura
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Federico Savini
Settimana intensa e ambivalente quella che si apre sul nostro scenari provinciale. Dominata dalle donne (che sono in netta maggioranza) e anche dalle commedie, che però non scivolano mai completamente nel comico ma sempre o quasi mirano a far pensare. Senza contare quegli spettacoli che prevedono anche rilasci di tensione ma per lo più mirano a coinvolgere lo spettatore più che altro al di sopra della pancia.

RAVENNA
Nel capoluogo prosegue, all’Alighieri fino a domenica 5 (la domenica alle 15.30, le altre sere alle 21) l’allestimento de «L’Oreste» di Francesco Niccolini con protagonista unico Claudio Casadio, anche co-produttore con Accademia Perduta. Con l’ausilio delle animazioni che l’Imaginarium Creative Studium ha elaborato sulla base delle illustrazioni di Andrea Bruno, Casadio porta in scena un personaggio poetico e derelitto, internato nel manicomio dell’Osservanza a Imola, abbandonato da bambino e passato dall’orfanotrofio al riformatorio senza tanti giri di parole. E quando cambia la legge sui manicomi, vacillano anche le sue pochissime certezze.
Ma all’Alighieri arriverà anche l’ora del teatro comico, con Chiara Francini che lunedì 6 febbraio (quattro sere prima dell’arrivo sul palco di Sanremo) sarà protagonista a Ravenna insieme ad Alessandro Federico di Coppia aperta quasi spalancata, commedia sulla vita di coppia scritta da Dario Fo e Franca Rame, alle prese con lo scandaglio delle differenze tra la psicologia maschile e quella femminile.
Mercoledì 8 e giovedì 9 i riflettori si accenderanno invece sul teatro Rasi, dove l’autore e regista ravennate Eugenio Sideri porterà in scena Calēre (Sentieri) Transitus Animae, spettacolo già presentato al Ravenna Festival e dedicato al mondo contadino romagnolo in via di sparizione; una storia che nasce dal confronto, amaro, tra un padre e un figlio, il secondo dei quali segnato da troppe disillusioni verso il futuro.

FAENZA
Attenzione massima al teatro Masini di Faenza, dove lunedì 6 febbraio alle 21 arriverà Giuseppe Giacobazzi con il suo nuovissimo monologo. Il Pedone. Luci, ombre e colori di una vita qualunque paragonerò la nostra vita a quella vissuta su una scacchiera. Intendo di Giacobazzi è far brillare «il fascino della normalità», attraverso un monologo comico ma al tempo stesso interiore, a conferma di un percorso scenico che non abbandona certo la risata, ma diventa (ormai da anni) anche strumento di riflessione.
Già venerdì 3, però, è da non perdere alla Casa del Teatro di via Oberdan anche lo spettacolo di un altro grande romagnolo. Denis Campitelli porterà infatti in scena alle 21 il suo Pugni pesanti. Leve contro la guerra, dedicato ad Anselmo Mambelli, giovane contadino romagnolo che nel 1940 finisce dentro l’infernale giostra della guerra e viene spedito a combattere in Nord Africa. E qui comprenderà tutta la differenza tra il combattere sul ring e il farlo per la propria vita, e senza regole. Tratto da un’incredibile storia vera.

BAGNACAVALLO
Risate assicurate al Goldoni di Bagnacavallo, dove martedì 7 e mercoledì 8alle 21 sarà protagonista assoluta Teresa Mannino, con il monologo comico Il giaguaro mi guarda storto. «Dai racconti d’infanzia alla difficile relazione che abbiamo con l’attesa, dalla perplessità nei confronti degli animali umani alla stima per le formiche - spiega l’attrice -, il filo conduttore sarà il desiderio, stupore vitale che accende sogni, infuoca cuori e libera movimento. Durante il nostro incontro potrete danzare con me, guardare in silenzio, fare domande o dare risposte. Potrete anche chiudere gli occhi, ascoltare le mie parole come fossero una ninna nanna, l’importante è non smettere di sognare».
Ma l’appuntamento veramente imperdibile del Goldoni sarà quello con la grandissima Milena Vukotic, una delle più importanti attrici italiane che con la sua grazia miracolata porterà in scena Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello, nelle serate di venerdì e e sabato 4, insieme alla compagnia Gitiesse Artisti Riuniti, per la regia di Geppy Gleijeses. Si tratti di uno dei testi più importanti del genio siciliano, che racconta il vano tentativo di far luce, in una città di provincia, sull’identità della moglie del nuovo segretario di Prefettura. Ne emergerà il dato pure e semplice che ciascuno di noi ha la sua verità.

RUSSI
Un grande classico in scena anche a Russi. Mercoledì 8 alle 20.45 al Comunale Emilio Solfrizzi vestirà infatti i panni de L’avaro di Molière. Il teatro come finzione in questo caposaldo del teatro mondiale fa il paio con l’idea di Argante di servirsi della malattia per non affrontare «i dardi dell’atroce fortuna». Il malato immaginario ha più paura di vivere che di morire, e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi.

CERVIA
Si recupera sabato 4 febbraio, dopo l’annullamento della data prevista a metà gennaio al teatro Walter Chiari di Cervia, lo spettacolo di Emanuela Aureli Ce la farò anche st(r)avolta. La notissima imitatrice sarà accompagnata in scena dal chitarrista Giandomenico Anellino, raccontando la storia della sua carriera, con una serie di aneddoti buffi spesso legati alla sua fisicità. Ne emerge il ritratto di una ragazza piena di complessi, che trasforma le sue goffaggini in un punto di forza tanto da conquistare il grande pubblico.

 
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