Sono oltre venti le referenze segnalate dalla guida «pop» del Gambero Rosso «Bere Bene», per questo 2024

Romagna | 09 Febbraio 2024 Le vie del gusto
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Riccardo Isola - Il vino è cultura oltre che gusto. Questo prodotto della terra e della mano dell’uomo è strumento di convivialità e soddisfazione del palato e dello spirito, ovviamente se bevuto responsabilmente. Il vino, quindi, è in Romagna come altrove, compagno ideale della tavola. Non serve andare a ricercare etichette e simboli blasonati della vitivinicoltura nazionale per trovare soddisfazione e appagamento. Non serve raggiungere il Piemonte, il Veneto o la Toscana per poter assaggiare interpretazioni che parlano di terroir. Non serve svuotare, quindi, il portafoglio. Da alcuni anni, per fortuna, la critica nazionale fa uscire una guida chiamata «Bere Bene, i migliori vini italiani entro i 20 euro». Redatta dal Gambero Rosso, questo atlante del vino alla portata di tutti mette in risalto bottiglie, interpretazioni e sorsi che sanno soddisfare tutte le caratteristiche dette sopra, con una spesa ragionevole e per certi versi «pop». Qui ci sta anche la Romagna. Vediamo, per il 2024, quali sono gli alfieri segnalati. La suddivisione è nelle diverse categorie in cui il nettare degli dei può essere vinificato quindi: rosso, bianco, rosato, bollicine e dolci. Nell’edizione di quest’anno non compaiono segnalazioni, ahinoi, sulle bollicine, sui rosati e dolci in terra di Romagna. Una Romagna a trazione rossista ma che riesce, in relazione alle sottozone presenti, in totale da Imola a Rimini sono sedici, a sapersi esprimere in modo sempre più convincente anno dopo anno, vendemmia dopo vendemmia.

LA BIANCA ROMAGNA
Per quanto concerne invece il mondo dei bianchi la Romagna, nel 2024, trova cinque referenze segnalate nella guida. Sono quattro vini figli dell’Albana e uno invece interpretazione straordinaria del Trebbiano. Partiamo proprio da quest’ultima. La critica del Gambero sottolinea come degno interprete del vitigno più coltivato all’ombra del passatore il «Ca’ Rotte» 2021 di Podere La Grotta in località Cesena (Settesere lo aveva già ampiamente evidenziato in altri articoli, ndr). Per quanto concerne invece la regina di Romagna, l’Albana, le segnalazioni vanno per il «Codronchio» 2021 di Fattoria Monticino rosso di Imola, il «Querciola» 2022 di Fondo Ca’ Vecja di Imola e, sempre rimanendo in terra di confine on l’Emilia anche il «G.G.G.» 2021 di Giovannini. Infine si cita «l’Amedeo» 2021 di Stefano Zavalloni di Cesena.

NEL SEGNO DEL ROSSO
Sui rossi la Romagna va decisamente meglio. L’edizione 2024 di «Bere Bene», infatti, ne segnala sedici. Ovviamente la voce del padrone è quella del Re dei vitigni tradizionali di queste terre: il Sangiovese. Di seguito eccoli elencati in ordine di punteggio ottenuto. Al primo posto come suggerimento c’è il «Poggio Vicchio» 2021 della Fattoria Zerbina di Marzeno (94 punti), al secondo posto, a pari merito con 91 punti ci sono il «Tre Miracoli» 2022 de Le Rocche Malatestiane di Rimini, il «Bron & Rusèval Riserva» 2020 di Celli di Bertinoro e «Il Sangiovese» 2022 di Noelia Ricci di Fiumana di Predappio. Sul terzo gradino del podio altri tre vini. Si tratta del «Nato Re» 2020 di Maria Galassi di Cesena, «Il Carbonaro» 2021 della cantina Lu.Va. di Modigliana e «Taibo» 2021 di Tenuta Santa Lucia di Mercato Saraceno. Tutti questi vini hanno ottenuto un punteggio pari a 90/100. Quattro invece sono i vini con 89 punti. Sono il Romagna Sangiovese rivendicato Mercato Saraceno «Vigna Baruccia» 2020 di Tenuta Casali, il «Ravaldo» 2021 di Stefano Berti di Forlì e «l’Atto II» 2021 della cantina di Modigliana Il Teatro. Altri tre alfieri in rosso, con un punteggio di 88, sono segnalati dalla guida. Parliamo di «Amarcord d’un Ross» 2020 di Trerè di Faenza, il Superiore «Ora» 2020 di San Patrignano di Coriano e il «138» 2021della Tenuta Masselina di Castel Bolognese. Avvicinandosi alla fine due sono i vini segnalati con punteggio pari a 87. Si tratta del Superiore «Moro di Dozza» 2022 di Assirelli e il «Cesco 1938» 2021 di Piccolo-Brunelli di Galeata. Chiude questa «classifica» d’approccio popolare, con un punteggio di 82/100, il Romagna Sangiovese Superiore Riserva «Vigneti Romio» 2019 della cantina Caviro di Faenza.
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