Sant'Agata sul Santerno, un poliambulatorio al posto del Consorzio agrario
Federico Savini
Anche quando è tutti gli effetti un’attività privata, una farmacia ha sempre un impatto pubblico di un certo rilievo, specie se parliamo di piccoli centri. Per di più, nel caso della farmacia Rossi che, da diversi mesi, ha rilevato la gestione della storica farmacia Bragonzoni a Sant’Agata sul Santerno, si prospetta un importante ampliamento sia dell’attività che dei servizi ai cittadini (di un territorio che verosimilmente andrà al di là di quello comunale), che potrebbe oltretutto innescare un effetto domino di trasferimento di pre-esistenti attività pubbliche.
L’imminente restyling della farmacia di piazza Umberto I è solo il primo passo di una serie di novità che impatteranno sull’intera comunità santagatese e sulla stessa organizzazione degli spazi di proprietà comunale.
IL PROGETTO
«Con la farmacia di Sant’Agata la nostra attività conta ad oggi tre farmacie, con la storica di Lugo e quella di Cà di Lugo, che gestiamo da qualche anno - spiega Paolo Contarini, titolare di Farmacie Rossi -. Abbiamo di recente acquistato i locali del vecchio consorzio agrario, per sviluppare un progetto che cercheremo di concludere entro il 2025».
A stretto giro partirà però prima un restyling della farmacia in piazza, che ha comunque alcuni anni di attività davanti a sé. «Le farmacie sono in fase evolutiva e questo riguarda anche quelle storiche di campagna - commenta Contarini -. Oggi una farmacia ottempera a tanti servizi e attività nuove, con clientele più esigenti, e questo comporta anche più spese e più personale. Inoltre, ferma restando la nostra filosofia secondo la quale una farmacia, comunque, non può vendere ogni cosa, è necessaria specializzarsi in alcuni settori. Ad esempio a Lugo abbiamo puntato, oltre che sui farmaci, anche sulla cosmesi e il gluten free, mentre a Cà di Lugo abbiamo puntato su una farmacia “di passaggio”, ben rifornita e con orari comodi per il pubblico. A Sant’Agata rinnoveremo a breve l’area vendita, con un box per le consulenze più riservato e un nuovo allestimento di prodotti».
Ma questo servirà soprattutto per arrivare al 2025. «La sede dell’ex consorzio verrà sostanzialmente demolita, ormai è fatiscente - dice Contarini -. La nuova farmacia si svilupperà su 300 metri quadri al piano terra. Di sopra l’obiettivo è ospitare ambulatori dei medici di base santagatesi, che oggi sono due e hanno ambulatori separati, ma anche una sala per conferenze o attività legate alla medicina naturale, a yoga, pilates, erbe officinali e quant’altro. Nel complesso il progetto punta a far nascere un centro della salute, con un poliambulatorio gestito da un centro già esistente sul territorio e probabilmente anche uno studio dentistico».
GLI SPAZI COMUNALI
Lo stabile dell’attuale farmacia sono di proprietà del Comune. Di conseguenza, il progetto di Farmacie Rossi innescherà una sorta di «domino» degli spazi di proprietà pubblica. «Se il centro della salute si concretizzerà per come si prospetta oggi - spiega Enea Emiliani, sindaco di Sant’Agata sul Santerno -, nell’attuale sede della farmacia vorremmo trasferire le Poste, che attualmente si trovano in un edificio a fianco della torre civica, non del tutto adeguato alle esigenze di un ufficio postale. A quel punto, uno volta liberati gli spazi delle attuali Poste, si potrebbe ospitare in quel punto o l’archivio storico del Comune oppure uno spazio adibito a contenitore culturale, magari il museo civico. Il progetto esiste già, tanto che l’avevamo candidato a un bando sulla rigenerazione urbana; che non abbiamo vinto ma in ogni caso non avremmo ancora avuto la disponibilità degli spazi. Il progetto comunque c’è e la realizzazione del centro del poliambulatorio potrebbe portare a ridefinire diversi spazi pubblici della città».