Sanità, tumori in calo in Romagna: «Trattamenti innovativi per cure sempre più efficaci»
L’avanzare della ricerca sta dando ai pazienti oncologici più probabilità di sopravvivenza. «Nella lotta contro i tumori abbiamo diversi livelli: oltre allo screening ci sono le campagne di identificazione della familiarietà- ha sottolineato Stefano Tamberi, primario di oncologia Ravenna- poi le terapie. Da un decennio ormai, in Romagna, un paziente oncologico viene trattato con un approccio multidisciplinare che offre una migliore qualità di cura. L’avvento dell’immunoterapia, poi, ha portato risultati incredibili per prognosi e possibilità di guarigione: chemio e radio sono “il passato remoto”. Degli ultimi anni anche la terapia a bersaglio molecolare grazie alla quale si fa una profilazione genetica del tumore e si trova un target, appunto, sul quale agiscono farmaci ad azione mirata. Partendo da chemio e radio si è passati a trattamenti più evoluti come quello degli anticorpi coniugati, utilizzato da un quinquennio. Le cure sono sempre più efficaci nella malattia metastatica e la sfida è renderle altrettanto efficaci dopo la diagnosi, nelle primissime fasi». La ricerca sta progredendo ad altissima velocità: screening, gestione familiarità, approccio multidisciplinare. «Uno dei nostri obiettivi è che in Romagna vi possa essere omogeneità della cura in qualunque provincia il paziente si trovi e siamo noi stessi in prima linea per la ricerca. L’ospedale di Ravenna, infatti, è l’unico centro dell’Ausl Romagna accreditato per gli studi di fase uno, i farmaci innovativi in fase precoce di sperimentazione. E non manchiamo di confrontare i nostri risultati con quelli di altri team nel mondo». (m.c)