San Marino, 28 Gennaio 2021. Archiviazione Caso Titoli e Fondi Pensione ISS: non va mai dimenticato che le indagini su quest'ultimo procedimento riguardavano oltre 100 Milioni di euro di risparmi previdenziali che interessano migliaia di lavoratori e pensionati. Per questo la CDLS non ci sta e chiama direttamente in causa il Governo.
Lo fa con una lettera, firmata dal Segretario Generale Gianluca Montanari, in cui chiede che "il Congresso di Stato dia immediato mandato all'Avvocatura di Stato affinché venga fatto ricorso ed opposizione all'archiviazione" e vengano così riaperte le indagini "allargando il perimetro anche alle figure che oggi non emergono".Non solo: il Segretario della Confederazione Democratica chiede che venga anche appurato "se sono state esperite tutte le possibili indagini anche patrimoniali, al fine di far emergere le possibili responsabilità sia interne che internazionali".
Nella lettera il Segretario Generale Montanari, rimarca che "ritiene oltremodo incomprensibile e preoccupante che dalla chiusura delle indagini emerga la decisione di archiviare questo primo insieme di gravi contestazioni – dall'associazione per delinquere, alla corruzione ed alla truffa – e di disporre l'archiviazione delle posizioni e delle relative imputazioni per una ampia platea di figure potenzialmente coinvolte. Con questa decisione si impedisce di fatto - a priori, senza passare tramite una approfondita analisi processuale - di fare la massima chiarezza su quanto avvenuto ed accertare, in modo trasparente e definitivo, le responsabilità di tutte le figure interessate."
Interpretando il crescente sdegno e delusione che attraversa la società civile ed il mondo del lavoro sammarinese, la CDLS scrive al Governo che "resta l'amara e diffusa sensazione di impunità, la percezione di non aver voluto lacerare il velo di opacità e di connivenze tra controllati, controllori, politica e lobbies economiche interne ed esterne che ha caratterizzato queste vicende; ma soprattutto, emerge pesantissima la mancata trasparenza verso avvenimenti ed azioni che hanno comportato un indubbio enorme danno a carico del Paese, della collettività e delle future generazioni".
Per il Segretario Generale della CDLS "l'auspicio fortemente sentito da parte della cittadinanza e delle forze sociali e sindacali era quello di fare finalmente chiarezza rispetto ad un imbarazzante intreccio di interessi economico-politici che, da ormai troppo tempo, sta caratterizzando la recente storia sammarinese. E' sempre più forte l'aspettativa del Paese di veder approfondite, chiarite e perseguite - nel caso di illeciti - tutte le responsabilità dei soggetti coinvolti ed interessati dagli accertamenti effettuati in sede di indagini: tutto ciò nel corso di un normale procedimento penale affidando ai vari gradi di giudizio l'eventuale proscioglimento o condanna degli indagati."
Il Segretario Generale della CDLS puntualizza "si fa fatica a comprendere come si sia potuti arrivare a tutto questo dopo che dai documenti resi pubblici nei mesi scorsi e dalle risultanze della Relazione della Commissione di Inchiesta su Banca CIS, si è assistito ad un incredibile intreccio di rapporti tra i soggetti – italiani e sammarinesi – che tutti ben conosciamo." Per Montanari sorge legittima una domanda "dalle informazioni disponibili, appare anche difficilmente comprensibile come non siano neanche citati i Presidenti ed membri dei Consigli di Amministrazione, dei Collegi Sindacali e delle Società di Revisione delle persone giuridiche coinvolte in questi due procedimenti penali: ci sembra molto strano che tutti i membri di questi organi di amministrazione e controllo siano stati all'oscuro di tutto quanto stava accadendo, visto anche il clamore politico e mediatico che ha accompagnato tutte queste vicende".
Il Segretario Generale a nome della CDLS ha quindi chiesto all'On.le Congresso di Stato, che sia dato in tempi celeri mandato all'Avvocatura dello Stato affinché venga presentato immediato ricorso ed opposizione all'archiviazione delle posizioni dei soggetti che hanno beneficiato di questa decisione, vengano riaperte le indagini allargando il perimetro anche alle figure che ad oggi non emergono - approfondendo in modo inequivocabile le singole posizioni coinvolte e le relative responsabilità - ivi comprese quelle di soggetti stranieri e dei relativi gruppi di potere e venga appurato se sono state esperite tutte le possibili indagini anche patrimoniali, sia interne che mediante rogatorie internazionali, al fine di far emergere il reale quadro di possibili responsabilità su quanto avvenuto riguardo ai due procedimenti penali in oggetto.
Montanari conclude la missiva sottolineando che "quanto avvenuto non è in alcun modo accettabile, tanto più in un contesto economico-sociale che rileva grandissime criticità e che vede avvicinarsi sempre più la necessità di riforme ed interventi con pesanti ricadute sui lavoratori, giovani, pensionati e famiglie. Tutto ciò mentre almeno uno dei soggetti interessati dai procedimenti in oggetto emerge agli onori della cronaca italiana per opache operazioni di intermediazione legate all'emergenza sanitaria Covid".