L’eredità territoriale e gli effetti attesi dalla pandemia da Covid-19 non consentiranno un ritorno al business as usual. Non è possibile puntare su un ripristino o una semplice ripartenza, San Marino deve cominciare ad essere “trasformativo”.
Con questa premessa si è aperto oggi al Kursaal l’appuntamento di workshop che ha visto governo, maggioranza, parti sociali ed economiche, associazioni di categoria, consumatori, banche e università riunite per lavorare sulla prima fase del progetto San Marino 2030 ovvero le iniziative per l'anno 2021.
Internazionalizzazione, turismo, relazioni e identità digitali le sfide prioritarie per un progetto che poggia su 5 pilastri: Impresa, Sviluppo, Fiscalità, Attrattività e Reputazione.
È dalle crisi che nascono nuove opportunità San Marino è chiamata a costruire una visione condivisa, ambiziosa e realistica, attenta alle effettive risorse del territorio ma proiettata al futuro, in un clima di fiducia e ritrovata motivazione, anche per rileggere i nuovi fabbisogni sociali del territorio.
L’obiettivo del progetto non è creare un classico studio sullo sviluppo, ma avviare con competenza un processo di territorio, orientato all’apertura e alla trasformazione per cambiare l’attuale modello di sviluppo del territorio. I lavori odierni si sono concentrati soprattutto sulle iniziative da intraprendere nel 2021 con l’obiettivo di rendere immediatamente efficace il lavoro avviato. Il confronto auspicato si è rivelato costruttivo ed interessato e diversi sono stati i feedback di cui tenere conto nella fase esecutiva.
Apprezzata la volontà di collaborare con tutte le realtà, numerosi e partecipati gli interventi di delucidazione e proposta. Il lavoro realizzato per l’ambizioso progetto San Marino 2030 è già operativo e i risultati della fase di studio saranno visibili già nei prossimi mesi.