Rimini, omicidio Paganelli: la nuora lascia i Testimoni di Geova. E un anonimo le scrive "sei un'assassina"

Mentre proseguono le indagini sull'intricato giallo creatosi attorno alla morte della 78enne Pierina Paganelli, la nuora Manuela Bianchi ha parlato in esclusiva davanti alle telecamere di “Storie Italiane” su Rai1 spiegando che "con tutta la situazione grave che è venuta fuori in seguito alla morte di mia suocera sono venute fuori tantissime altre cose personali, la mia vita privata è stata messa in piazza ( la relazione extraconiugale con il vicino di casa ndr) e questo ha creato non pochi problemi non solo alla mia famiglia, ma anche alla mia famiglia spirituale, perciò alla Congregazione». Le famiglie di Paganelli e di Bianchi fanno, infatti, parte della congregazione dei Testimoni di Geova, congregazione che Bianchi ha annunciato di voler lasciare. "sono... ero una testimone di Geova, ma tramite una lettera ho detto ai miei anziani che non volevo più far parte della congregazione. I pettegolezzi, l’aspetto mediatico che ha circondato la congregazione hanno sicuramente pesato tanto sui miei fratelli. Per questo mi sono sentita in coscienza di prendere questa decisione così dolorosa, secondo me dovuta». La 78enne è stata uccisa con 29 coltellate la sera del 3 ottobre scorso nella zona garages del condominio dove viveva in via del Ciclamino. Paganelli era appena rientrata da una riunione con i Testimoni di Geova e, dopo aver parcheggiato l'auto in garage stava raggiungendo l'ascensore per rientrare a casa. Ma ad aspettarla c'era il suo assassino. Il suo cadavere era stato trovato dalla nuora che abita nella stessa palazzina la mattina successiva. "Mi auguro che questo momento così terribile finisca al più presto per tutta la mia famiglia, trovare chi ha fatto questa cosa a mia suocera- ha aggiunto Bianchi- quello che sento ancora tanto è la paura, la paura di vivere in quella palazzina, in realtà non sapendo chi è stato, mi guardo attorno continuamente, è logico che andare di sotto al garage è un problema, si passa dall’esterno e non dall’interno, però ti chiedi com’è potuta succedere una cosa del genere e non avendo ancora una risposta la paura c’è, per tutta la mia famiglia». Bianchi ha anche parlato di una lettera manoscritta ricevuta qualche giorno fa da un anonimo che l'accusa della morte di Pierina: “Emerita assassina, non mi interessa chi ha ucciso Pierina ma tu sei sempre colpevole, anche se sei complice. La pena di morte non c’è in Italia ma la meriteresti, meriti di fare tanti anni di carcere, anzi, che gettino via la chiave. Perché tu e tuo marito se c’è crisi nella coppia non vi separate? Perché uccidere Pierina Paganelli? Non c’è perdono”.