Primavera, stagione di reazioni allergiche. I consigli della veterinaria Raffaella Ghetti
Vi capita di vedere il vostro pet
grattarsi spesso durante la notte,
strofinarsi contro una rete, o
mordicchiarsi frequentemente le
zampe? Sono tutti sintomi di prurito
e le cause possono essere molteplici.
I parassiti possono essere
responsabili di sintomi di questo
genere, in particolare nel periodo
in cui, a causa dell’aumento delle
temperature, le uova si schiudono
e pulci e zecche iniziano ad
essere presenti sul territorio,in
particolare in pineta, nei cespugli
e nelle aree verdi in genere. I
parassiti possono essere tenuti
sotto controllo con adeguati trattamenti
periodici, ma talvolta
sono responsabili di particolari
forme allergiche che rendono un
po’ più complessa la gestione della
cosa. Tra queste, ad esempio,
la dermatite allergica da pulci (
detta anche Dap): il becco di una
sola pulce e’, infatti, responsabile
di un forte reazione cellulare immunitaria
che scatena la reazione
pruriginosa che può prolungarsi
anche per diverso tempo dopo il
trattamento. E’ importante, quindi,
iniziare il trattamento antiparassitario
molto precocemente per
evitare che si verifichi la possibilità
che anche un solo becco possa
scatenare l’allergia. Il prurito può
essere scatenato anche da un’allergia
ambientale, più frequente in
primavera estate per pollini o infiorescenze
presenti in primavera,
ma anche piante presenti sul territorio
durante tutto l’anno e per
questo molto più difficili da tenere
controllate. E ancora il prurito
può essere legato ad un’allergia
alimentare: manzo,pollo,cereali
e frumento possono essere maggiormente
responsabili di forme
allergiche,alcune con sintomi
dermatologici, altre con sintomi
gastroenterici. Per diagnosticare
le allergie il veterinario si avvale,
ovviamente, della sua conoscenza
dei sintomi,utilizza le localizzazioni
sull’animale per orientarsi
nella diagnostica avvalendosi anche
di esami collaterali come raschiati
cutanei, test sulla cute ed
esami al microscopio. Le prove
allergiche possono essere effettuate
con un particolare fine diagnostico
e in un determinato gruppo
di individui dopo un’accurata iter
diagnostico e direttamente sulla
cute iniettando l’allergene per
verificare la sensibilità dell’individuo
oppure, metodica più utilizzata
negli ultimi anni, tramite
delle prove sierologiche direttamente
con un prelievo di sangue
.In questo caso, però, le allergie
alimentari non vengono individuate:
per quello ci si avvale di altre
metodiche. Se vedete il vostro
per grattarsi chiedete consiglio al
vostro veterinario che riuscirà ad
inquadrare il problema e ad aiutare
il vostro animale a star meglio.