La crisi delle piastrelle, l'allerta di Domenicali (Cgil Ravenna): «Fine 2023 con tanta Cig, momento delicato del comparto»
«C’è molta preoccupazione per le tensioni legate alla crisi sul canale di Suez e non solo, a fine 2023 ci sono state diverse fermate importanti di tante grandi aziende del distretto faentino e non solo. Almeno 4-5 settimane di chiusure con cassa integrazione, fra queste ci sono Italcer, Gigacer, Coop Ceramica, Cerdomus».
Monica Domenicali, responsabile del settore ceramico per la Cgil di Ravenna, analizza così il momento delicato di tutto il comparto che in Romagna vede un distretto fra i più importanti a livello nazionale insieme a Sassuolo, che occupa almeno un migliaio di addetti.
L’industria italiana delle piastrelle di ceramica ha chiuso infatti il 2023 con una forte contrazione dei volumi di produzione, vendite ed export. La domanda di ceramica ha registrato durante l’anno un marcato calo in tutti i continenti. «Si è passati dal primo semestre 2022 molto brillante, quasi da record, alla seconda parte del 2022 e a tutto il 2023 in forte frenata e pieno di difficoltà - continua Domenicali -. Purtroppo la prospettiva di tutto il 2024 rimane molto critica, speriamo di sbagliarci, ma è probabile che arrivino altre richieste per periodi di Cig, che a fine anno hanno già coinvolto oltre 500 lavoratori, quasi tutti dei settori produzione». (m.p.)