Gli Uzeda «fanno tremare» l’Hana-bi a Marina di Ravenna
In un’epoca ormai remota – grosso modo vent’anni fa – i siciliani Uzeda erano la band più internazionale d’Italia. Non gli unici che flirtassero con sonorità non propriamente tricolori – basti pensare al «quasi mainstream» di gente come Almamegretta, Casino Royale e Subsonica -, ma erano i soli che dal Belpaese convincessero esprimendosi nel linguaggio d’avanguardia di quegli anni, il cosiddetto post-rock, un ripiegamento austero, pensoso e strumentale dell’hardcore punk, declinato in chiave cinematica ma anche – nel caso degli Uzeda – capace di frastornare senza effettismi inutili, con la forza delle idee, delle corde e dei tamburi. Ebbene, questa band, simbolo di coerenza artistica ormai rara e di una stagione dimenticata troppo in fretta, suonerà i brani del recentissimo nuovo album lunedì 29, alle 21.30, all’Hana-bi di Marina di Ravenna. Gratuito e imperdibile. Per chi c’era vent’anni fa. E ancor di più per chi non c’era.