Faenza, gli interventi per il 2024 e le richieste dei comitati: «Dal ponte delle Grazie agli argini dei fiumi e strade»

Romagna | 12 Gennaio 2024 Cronaca
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Riccardo Isola - Il 2024 sarà un anno fondamentale per la ripartenza della città a distanza di otto mesi dalla doppia alluvione che ha colpito Faenza mandandola sott’acqua. Almeno questo è quanto intende fare l’amministrazione comunale. Lo ha detto il sindaco a più riprese, l’ultima in u video pubblicato pochi giorni fa (vedi box), ma lo conferma anche il suo vice Andrea Fabbri.

DAL COMUNE
Per quanto concerne le priorità relativa ai beni, strutture e patrimonio pubblici, come la scuola Girasole, la palestra Lucchesi, gli spazi verdi e le infrastrutture, tra cui il ponte Bailey (700mila euro), quello delle Grazie (4,5 milioni), il muro di via Renaccio, altri interventi secondari (1,7 milioni) e sulle strade (3,7 milioni), è prevista una spesa preventivata di circa 60 milioni di euro. «La priorità - commenta il vice sindaco, Andrea Fabbri - è sicuramente ristabilire il collegamento tra la città e il Borgo. Entro febbraio, quindi il nuovo ponte Bailey, con direzione centro-Borgo, e la riapertura di una parte del ponte delle Grazie (direzione Borgo-centro) dovrebbe essere operativo. Parallelamente prosegue la progettazione per realizzare la ristrutturazione radicale dell’infrastruttura storica di collegamento. Altro importante capitolo è il muro di sicurezza in via Renaccio nella parte fino al ponte Rosso. Inoltre - prosegue Fabbri - altra questione è quella della messa in sicurezza di alcuni punti arginali lungo il Marzeno e a sud del  Lamone (via Fabbrerie, via Sbirra). Nei prossimi mesi però riusciremo a mettere in campo una progettualità per risolvere la questione di via Cimatti (zona Borgo), dove il Marzeno è esondato due volte, e quindi con l’identificazione di almeno due aree allagabili a monte del centro urbano, anche se ancora le risorse non ci è dato sapere se e quando ci verranno date». Infine «porteremo in cantiere quasi 3,7 milioni di euro di interventi di ripristino della viabilità. Non abbiamo adesso ancora una mappa certa - spiega il vice sindaco - ma con questa cifra a disposizione potremmo intervenire in diversi ambiti. Inoltre entro primavera, per far vivere la comunità, entro la primavera i parchi pubblici saranno tutti soggetti a una profonda manutenzione per esserefruiti».

QUELLA DEI COMITATI
Dai cinque comitati di quartiere faentini (La Bassa Italia, Borgo, Orto Bertoni, Borgotto e via Della Valle) la presa di posizione è chiara e praticamente univoca «quest’anno deve essere propedeutico a risposte chiare, inequivocabili, certe e concrete sui due grandi temi sui quali ancora vige una grande incertezza. Stiamo parlando - rimarcano le associazioni di cittadini - della questione dei ristori alle famiglie, che allo stato attuale seguono logiche, impostazioni e iter farraginosi, troppo burocratici, confusionari e certo non chiari. Di fatto ancora non si sa nulla di concreto di quando, come e soprattutto quanto sarà risarcito.  basti pensare che sulla piattaforma Sfinge della Regione non arrivano richieste. Il secondo ambito - proseguono - sono gli interventi strutturali per la messa in sicurezza del territorio. Dopo i lavori di somma urgenza, che in alcuni casi si stanno realizzando, seppur a rilento, come il muro fino al Ponte Rosso, come le arginature e la pulizia degli alvei, per riportare il territorio al momento pre alluvionale, adesso abbiamo bisogno di risposte di medio termine. Non possiamo accontentarci di sentirci presentare progetti faraonici di casse di espansione, di allargamenti degli alvei e di altri interventi che avranno necessariamente bisogno di risorse imponenti e tempi lunghissimi. Dobbiamo sapere e vogliamo che ci vengano date risposte - concludono i comitati - su ipotesi progettuali da attuare grazie all’intermediazione diretta tra istituzioni e privati, soprattutto aziende agricole poste lungo i fiumi e torrenti, per la messa disposizione di aree sacrificabili in caso di eventi estremi. I tempi per poterlo fare ci sono. Servono la volontà e soprattutto le risorse ma non possiamo aspettare anni per poter rientrare nelle case con la necessaria sicurezza».

Il sindaco Isola traccia le priorità: ripartenza e soldi per le famiglie
Durante la giornata del 5 gennaio scorso il sindaco Massimo Isola ha lanciato un video sui diversi canali social istituzionali nel quale ha presentato le priorità dell’amministrazione per questo 2024 che si è appena aperto. Due i binari sui quali le parole del primo cittadino faentino hanno viaggiato: ricostruzione e ristori al 100%. «Il 2023 è stato un anno sfidante per la nostra comunità - ha detto - siamo stati colpiti due volte, con circa il 40% dei concittadini che hanno subito danni, ma abbiamo mostrato capacità di resistenza». Per questo oggi, questo lavoro di squadra, all’alba del nuovo anno, deve trovare risposte più concrete, tempestive e di lungo respiro. Sempre per il sindaco infatti «abbiamo lavorato tanto ma non è sufficiente. Dopo lo spartiacque del 2023 il 2024 dovrà essere l’anno di ripresa di quel cammino che Faenza stava facendo prima di maggio. Per questo le priorità sono due proseguire nel lavoro di ricostruzione, messa in sicurezza e ripartenza e dall’altro perché i cittadini abbiamo quanto promesso, e cioè il 100% dei rimborsi». In termini pratici gli obiettivi sono tre: «il primo è quello della messa in sicurezza - spiega Isola - passando dalla somma urgenza a una risposta strutturale. Il secondo è quello delle opere pubbliche per la ricostruzione. Rigenerare i beni pubblici feriti, il nuovo ponte Bailey, la viabilità fortemente colpita, il nuovo ponte delle Grazie. Infine c’è la sanità, con un parallelo lavoro di potenziamento dell’ospedale». Sono sfide che per il primo cittadino «potremmo centrare solo se faremo tutti la nostra parte, se tutti gli enti, associazioni, imprese e cittadini sapranno fare squadra e viaggiare nella medesima situazione. Noi la nostra parte la faremo come abbiamo fatto fino a oggi».
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