«Ragionare sull’installazione di telecamere per il controllo del traffico in ingresso alla Ztl in centro storico dimostra come il Piano sosta, in vigore dal 2012, ad oggi alla fine non ha funzionato nella sua essenza di limitare sia la sosta lunga sia i comportamenti non consoni del traffico in centro. Se è così, l’amministrazione comunale invece che puntare a nuove barriere per la fruibilità ripensi e rimoduli il Piano sosta». Così Chiara Venturi, referente di Confesercenti Faenza commenta l’ipotesi che l’amministrazione comunale avrebbe in mente: inserire telecamere per controllare e quindi sanzionare il transito nella Zona a traffico limitato.
«Parallelamente - aggiunge la Venturi - stiamo ancora aspettando, dopo otto mesi, che palazzo Manfredi ci chiami ufficialmente per iniziare a discutere assieme il Pums. Viste le informazioni che stanno circolando crediamo proprio che ci sia bisogno di un confrtonto suille linee guida e sui contenuti di quel documento. Il centro storico faentino - aggiunge - ha bisogno di essere sostenuto, incentivato alla vitalità non limitato e allontanato dall’appeal dei cittadini. Per questo - ribatte - Sirio e qualsiasi altra tecnologia di questa fattispecie è per noi una scelta deleteria per il commercio, per la vitalità e la fruizione del cuore urbano faentino».
Sulla questione sicurezza la Venturi non sembra essere in accordo con le denuncie e le preoccupazioni evidenziate dalle associazioni ambientaliste. «Ok le esigenze ambientali, le questioni sull’inquinamento ma non è che tutti adesso per potersi definire cittadini responsabili e attenti debbano andare in bici o a piedi. Ci sono esigenze diverse, da quelle delle attività commercilai presenti ad altre, che non possono non essere prese in considerazione in modo ponderato e razionale. Per tutto questo diciamo no a scelte non condivise con la città». (r.iso.)