Sotto la regia di Enoteca Regionale, oltre 200 fra aziende vitivinicole e Consorzi di tutela hanno raccontato l’Emilia Romagna style lungo la via Emilia. «C’è una comunità vitivinicola riconosciuta e apprezzata sempre di più dal pubblico e dagli operatori del settore. È quella dell’Emilia Romagna. Una compagine composta da oltre 200 aziende che all’interno del Padiglione 1 del Vinitaly ha saputo parlare con un lingua comune, quella della promozione e della valorizzazione di una cultura del vino autentica e contemporanea». Questo il commento a consuntivo del presidente e del direttore di Enoteca regionale Emilia Romagna, rispettivamente Pierluigi Sciolette e Ambrogio Manzi.
«Il successo della narrazione del vino emilia-romagnolo – proseguono il presidente e il direttore – è il frutto della capacità di fare sistema da parte del comparto. Siamo nel momento del vino 4.0 ed Enoteca Regionale è riuscita a mettere in campo una task force competente e qualificata che, in questi quattro giorni, ha saputo veicolare in modo efficiente ed efficace i contenuti culturali e valoriali del saper fare vino a tutti i livelli. L’edizione 53 del Vinitaly ha avuto come cardini quello della sostenibilità e dell’enoturismo, in sostanza la capacità di creare un valore che oltre ad essere ambientale è anche sociale e, soprattutto, economico».
All’interno del Padiglione 1 dell’Emilia Romagna, a testimonianza della grande attenzione e visibilità acquisita, sono passati diversi personaggi popolari, dal vice-premier e Ministro del Lavoro Luigi Di Maio a campioni dello sport nazionale quali Andrea Lo Cicero, il comico Vito, l’oste e noto volto televisivo Giorgione, i conduttori della trasmissione radiofonica «Decanter» Fede & Tinto e lo scrittore enogastronomico Graziano Pozzetto.
I numeri del Padiglione 1: all’interno di uno spazio di circa 4.000 mq (distribuiti fra piano terra e diversi soppalchi per sfruttare al meglio lo spazio in tutte le dimensioni) sono stati presenti oltre 200 tra aziende e Consorzi. 20 i sommelier addetti alle degustazioni e ai 7 banchi d’assaggio nei quali sono state servite oltre 500 tipologie di vino da Piacenza a Cattolica. E ancora, 15.000 i calici utilizzati per le degustazioni, gestiti da 30 persone. Grande successo è quello riscosso dal Ristorante interno - con accesso su invito a disposizione delle Aziende espositrici per valorizzare le proprie produzioni vitivinicole attraverso l’abbinamento cibo/vino - all’interno del quale ha operato una brigata di 40 persone fra cuochi e camerieri provenienti dall’Istituto Alberghiero «Bartolomeo Scappi» di Castel San Pietro Terme.
Il «nostro» ambasciatore
Durante il Vinitaly 2019 l’Enoteca regionale ha «riconosciuto» alcuni «Ambasciatori del vino dell’Emilia Romagna nel mondo» con un’esperienza ventennale del settore, fra cui anche il nostro collega Riccardo Isola, a cui vanno i complimenti della redazione.