Dal 26 febbraio al 3 marzo tante le iniziative legate al mondo agricolo ancora «ferito» con i Lòm a Merz
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Riccardo Isola - Compie ventiquattro anni l’iniziativa dei «Lòm a Merz» sul territorio faentino-ravennate e non solo. Un ricco calendario in cui l’agricoltura, il mondo agreste, i riti e i simboli di questo antico rapporto antropologico, si fondono in lessici folkloristici che parlano la lingua della contemporaneità.
Cibo, vino, ma anche cultura, tradizione, muscia e ballo, riti e simbologia sono gli ingredienti di questo straordinario universo tutto da riscoprire. Spazio della memoria e dell’oggi in cui al centro, sempre, c’è la tradizione contadina. Sono i fuochi propiziatori, il fulcro attorno a cui ruotano gli sforzi che dal lontano 2000 l’associazione «Il lavoro dei contadini» ha messo, come si direbbe in questo caso, in campo.
Oggi sono ben trentadue le realtà che aderiscono a questo circuito che dal 26 febbraio, da Faenza, partirà per attraversare la Romagna fino al 3 marzo. Diverse province, Ravenna, Forlì-Cesena interessate con incursioni anche nel ferrarese e nel bolognese dove sarà possibile riscoprire e condividere tradizioni, usanze, cultura contadina e valori ancestrali, ma ancora assolutamente attuali.
Il tema scelto per quest’anno è «Abitare la terra, le antiche case custodiscono ricordi», naturale passaggio del testimone rispetto a quello scelto l’anno scorso che verteva sulla mezzadria. «Abitare la Terra» assume anche e soprattutto, oggi, alla luce del disastro in cui il territorio romagnolo si è trovato vittima nel 2023 a causa dell’alluvione, uno «slogan» tanto palese e necessario da valorizzare quanto ancora emergenziale. Vivere un territorio che, oggi ferito, stenta ma che non perde la voglia di protagonismo culturale, economico e sociale che lo caratterizza e lo sostanzializza da sempre.
Per avere una visione dettagliata del programma delle iniziative e degli eventi in cui il fuoco e il rito del passaggio sono al centro della narrazione collettiva è possibile consultarlo su www.illavorodeicontadini.org.