Casola, il direttore del Giardino delle Erbe, Sauro Biffi: «Lavoriamo per recuperare in fretta il tempo perduto a causa dell’alluvione»

Riccardo Isola - Il giardino delle Erbe di Casola Valsenio cerca di lasciarsi i disagi e i danni delle piogge di maggio alle spalle. Lo fa con una conta dei danni, diretti e indiretti, che non è leggera. Lo conferma il suo storico direttore, Sauro Biffi, che da 33 anni cura questo prezioso scrigno di biodiversità legata alle piante officinali e aromatiche e ai frutti dimenticati. «Già con le precipitazioni del 2 maggio – sottolinea – con i problemi riscontrati alla Provinciale sovrastante la struttura alcune importanti conseguenze sui gradoni sottostanti si erano verificate. Rigonfiamenti del terreno, piccoli smottamenti che si sono poi allargati e intensificati con l’evento del 16 maggio. Allo stato attuale non abbiamo ancora una vera e prorpia stima della conta dei danni economici. Per fortuna, grazie a una sempre continua manutenzione dei fossi di scolo presenti lungo tutto il giardino, non abbiamo registrato altri danni strutturali se non in qualche sentiero e camminamento. Nessuna ripercussione invece sulle strutture quali laboratori, punto vendita e serra». Situazioni che per essere riportate allo stato originale hanno bisogno, in primis, «della messa in sicurezza della strada provinciale, sia a monte che a valle del Giardino. Intanto però - aggiunge Biffi - non siamo rimasti fermi. Anche se a maggio e per buona parte di giugno la struttura è stata chiusa al pubblico, con una perdita di circa 1.500/1.700 visitatori, abbiamo lavorato per risistemare alcuni punti colpiti. Ma non solo. In questo periodo stiamo chiudendo una serie di piccoli cantieri, che speriamo trovino la loro quadratura entro la fine di ottobre, legati a finanziamenti e interventi già programmati. Stiamo parlando - prosegue il direttore - di un allargamento del labirinto, del riposizionamento e ammodernamento di panchine e sedute ma anche interventi sulla cartellonistica informativa delle piante e della struttura stessa». Un altro importante ambito che non si è fermato nonostante la pioggia torrenziale è stato l’ambito della ricerca. «Anche se chiusi - conclude Biffi - le collaborazioni e le relazioni con enti di ricerca, università a livello nazionale non sono stati bloccati. Questo è un capitolo molto importante per noi e che da tanti anni ne identifica l’impostazione non solo divulgativa e conoscitiva del mondo botanico ma anche di ricerca applicata a diversi ambiti della scienza e delle attività produttive come la cosmesi e la cucina».
Gli appuntamenti di settembre e ottobre
Diversi saranno gli appuntamenti e le iniziative che nei mesi di settembre e ottobre si susseguiranno in questi terrazzamenti aromatici d’Appennino. Si parte domenica 17 settembrecon «Sciroppi. elisir e vini aromatici». Un corso pratico e teorico per scoprire rimedi naturali per prevenire e aiutare l’organismo nelle piccole affezioni invernali. La prenotazione è obbligatoria. Si prosegue il 24 settembre con la particolare visita guidata «Il Giardino a occhi chiusi». Domenica 1 ottobre invece sarà la volta di «Semine autunnali». Appuntamento per l’intera giornata in cui si affronterà un corso dedicato alla semina autunnale di piante e ciclo perenne, biennale o annuale. Anche in questo caso la prenotazione è obbligatoria. Infine le domeniche 8 e 15 ottobre , alle 10 e alle 15 si terrà la parentesi dedicata agli «Antichi sapori» con visita guidata con possibilità di raccolta di frutti ed erbe spontanee per realizzare insalate. Per info e prenotazioni: 335/1209933 oppure giardinodelleerbe@atlantide.it