Calcio C, il Ravenna viaggia a due velocità: forte con le rivali, piano con le big

Ilja Arcozzi
Media punti del Ravenna contro le prime dieci squadre in classifica: 0.5 a partita. Media punti del Ravenna contro le ultime nove della graduatoria: 1.38 a partita. Non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro per spiegare i motivi di questa faticosissima annata dei giallorossi. Ma un approfondimento è d’obbligo dopo la dolorosa sconfitta interna per 1-0 contro il Piacenza di domenica scorsa, per sviscerare le difficoltà di una formazione che dal 12 ottobre in avanti ha collezionato 0 punti nelle 8 gare disputate contro le prime undici della classe. L’allarme, del resto, l’aveva lanciato proprio il presidente dei bizantini, Alessandro Brunelli, dalle colonne del nostro settimanale nello scorso numero: «Gli avversari adesso sono tutti uguali, la tifoseria e la squadra lo devono comprendere: bisogna battere qualche big, se no non ci si salva. Piacenza e Fano per noi sono la stessa cosa, ci aspettano quattordici finali». Il messaggio era ed è chiaro: occorre vincere contro le grandi del girone.
Come abbiamo accennato in precedenza, lo score dell’undici di Foschi contro la nobiltà del raggruppamento è davvero sconfortante. Nelle 12 partite giocate finora contro le prime dieci della classifica, il Ravenna ha ottenuto appena 6 punti, figli dei successi esterni con Padova e Triestina, che oltretutto risalgono allo scorso ottobre. I 23 gol subiti e gli 8 fatti raccontano alla perfezione il gap tra i giallorossi e le big. Ora bisogna capire, in tempi molto rapidi, se questo abisso è dato da fattori mentali, come ad esempio una specie di complesso d’inferiorità, oppure da una reale distanza nei valori tecnici e tattici in campo.
Le cose per i bizantini mutano radicalmente quando affrontano squadre delle zone medio basse della classifica, dall’undicesimo posto in giù. In 13 apparizioni hanno incassato 18 punti, realizzando 15 reti e subendone 16. Solo contro Virtus Verona e Arzignano non sono arrivati i punti, ma in entrambi i casi c’è la sfida di ritorno per rifarsi. Peccato che delle restanti 13 giornate gli scontri diretti per l’undici di Foschi saranno 5, mentre i match contro le prime dieci della classe saranno 8. Le sfide salvezza saranno concentrate in due diversi periodi ravvicinati, che risulteranno decisivi per le sorti del Ravenna: tra il decimo e il dodicesimo turno la banda giallorossa affronterà Arzignano, Virtus Verona e Cesena. Alla sedicesima e diciassettesima giornata, invece, sarà il turno di Gubbio e Rimini. Febbraio e marzo invece ci diranno se i giallorossi avranno risolto i loro problemi contro le big. I tre incontri di questo mese forniranno già indicazioni interessanti: domenica alle 17.30 faranno visita alla Sambenedettese, poi ospiteranno di fila Triestina e Padova. Negli ultimi dieci giorni di marzo la difficoltà degli scontri si alzerà ancora: il 22 al Benelli arriverà il Carpi, il 25 i giallorossi saranno di scena a Salò contro la Feralpi e il 29 ospiteranno la capolista Vicenza. Anche la chiusura non sarà delle più semplici: al penultimo turno faranno visita al Sudtirol e all’ultimo si concluderà in casa contro il Modena.