Riccardo Isola - Un primo, timido e non certo risolutivo passo, per ridare vita alle terme di Brisighella. Il tutto partendo dalla piscina esterna. Questo è quanto sta cercando di fare l’amministrazione comunale, in accordo con la proprietà dello stabilimento collinare (Terme di Cervia). lo farà partecipando a un bando regionale dedicato alla riqualificazione di aree degradate, e quella delle terme brisighellesi, da anni, ne rientrano appieno.
IL PROGETTO
«La nostra idea - spiega il sindaco di Brisighella, Massimiliano Pederzoli - è quella di fare la nostra parte intervenendo dove possiamo. Per questo entro fine mese, il termine è per il 30 novembre, parteciperemo a un bando regionale che metterà a disposizione 100.000 euro, a cui però dovremo metterne altri 30 mila noi, per rigenerare lo spazio esterno della piscina. In questo modo - aggiunge - daremo un contributo di riqualificazione per una parte dell’area da troppi anni lasciata a se stessa». L’idea è quella. Questo però non basta. Per poter far entrare in funzione l’impianto «nelle nostre aspettative almeno per l’estate 2023, serviranno altri 300 mila euro. Queste risorse devono essere investite dal futuro gestore per risistemare e riconfigurare la vasca vera e propria che oggi non è più utilizzabile così com’è». Cosa si farà? «In primis metteremmo mano alla riqualificazione dell’area verde esterna e della spiaggia, vorrremmo ripensare all’offerta ristorativa del bar realizzando un punto non solo a servizio dei bagnanti ma anche dei biker che ogni giorni passano da queste strade. Quindi - prosegue Pederzoli - l’idea è anche quella di creare una piccola bike officina e un parco per evoluzioni con la mountain bike come quelle presenti sulle Alpi e nelle località appenniniche». Se le risorse arriveranno «già dalla prossima primavera - conferma il primo cittadino - ci dovremo mettere all’opera per realizzare e concretizzare queste migliorie. Ripeto non saranno risolutive ma con la proprietà stiamo avendo un confronto propositivo su tempistiche, modalità e intenzioni ddella gestione di questa struttura che per almeno 5 anni, sicuramente rinnovabili, sarà a disposizione del Comune».
STORIA DECADENTE
Lo stabilimento, nato circa cent’anni fa, rimarrà comunque ancora chiuso. La situazione economica e finanziaria del gruppo proprietario, alla fine del 2018, ha portato alla decisione di serrare i battenti lasciando l’area termale in balia degli eventi atmosferici, finanziari e d’incuria. Tutto parte nel 2016 quando la Lombardi e Briganti srl Costruzioni edili viene dichiarata fallita. Azienda facente parte della holding che ricopriva il ruolo di secondo socio della srl Terme di Cervia e di Brisighella con il 38,% di azioni. Da qui la partenza di una serie di aste, tutte andate deserte, con base fissata prima a oltre 4 milioni di euro, e poi a 3,7 milioni di euro. Oggi si aspetta che la situazioni interna alla holding possa riassestarsi per immaginare un futuro più roseo per una struttura che nei tempi passati era uno dei fiori all’occhiello del borgo appenninico.