Basket B Nazionale, mal di trasferta, difesa e tiri liberi: i problemi di un’OraSì Ravenna a due facce

Riccardo Sabadini
Passato il primo quarto di regular season, è già tempo di bilanci in casa OraSì Ravenna: la classifica, il dato oggettivo, parla di un 14° posto a quota 6 punti, frutto di 3 vittorie, tutte casalinghe, e 6 sconfitte, due punti avanti rispetto ai fanalini di coda Taranto e Vicenza. Come giudicare quindi fino a questo momento la stagione giallorossa? Ciò che emerge è la discrepanza di rendimento tra casa e trasferta. Il bilancio casalingo fino a questo momento parla di tre vittorie ed una sconfitta mentre lontano dal Pala Costa, la truppa di coach Bernardi ha raccolto cinque sconfitte, la più bruciante probabilmente quella del derby di domenica contro l’Andrea Costa Imola, una partita che pareva alla portata dei giallorossi e che invece è scivolata via nel quarto periodo, dopo l’ingenua espulsione di Nikolic.

I NUMERI
La differenza di rendimento tra casa e trasferta è suffragata anche dai numeri, in particolar modo sono tre i dati che saltano all’occhio. La difesa lontano da casa non funziona: sono ben 83.8 i punti subiti in trasferta contro i 69.5 punti subiti in casa dai giallorossi. A rimbalzo non va meglio: al Pala Costa i giallorossi catturano una media di 38.75 palloni mentre lontano da casa i rimbalzi arpionati sono solamente poco più di 31 ed infine discorso analogo vale per le palle perse, con Restelli e compagni che perdono 18.2 sanguinose in trasferta mentre in casa sono 12.75. Un altro dato che pesa come un macigno è la deficitaria percentuale ai tiri liberi: l’OraSì è penultima per percentuale dalla lunetta con un pessimo 68%.

IL GIOCO DEL BICCHIERE
Questa B Nazionale è un campionato dove vincere in trasferta non è mai semplice come testimoniato dalle difficoltà incontrate anche da alcune big e dai risultati a sorpresa che ogni domenica escono sulla ruota di questo campionato. Per questo il rendimento casalingo dell’OraSì fa ben sperare, anche se è altresì vero che la salvezza passerà inevitabilmente da qualche colpo lontano dal Costa e soprattutto dal non sbagliare gli scontri diretti, come quello alle porte contro Taranto. A livello individuale fa molto bene sperare la crescita di Ivan Onojaife, che nelle ultime partite si è dimostrato un intimidatore d’area formidabile anche se è ancora acerbo a livello offensivo, dove manca completamente di un tiro piazzato che gli dia una doppia dimensione difficile da marcare per via del suo atletismo. Se Nikolic (pur con qualche alto e basso) e Bedetti hanno confermato di essere due buone chiocce, il rendimento dei giovani è stato finora troppo altalenante, in particolar modo Ferrari ha mostrato lampi di classe accecante alternati a palle perse ed errori banali. Restelli, tra tutti, è stato senza dubbio il giocatore più decisivo nei momenti scottanti ma al tempo stesso non è riuscito ad aver quella continuità che sarebbe stata fondamentale. Paolin sta rendendosi utile in diversi modi ma finora non ha trovato feeling col canestro e anche Dron è andato a corrente alternata.  Per vincere lontano dal Pala Costa serve decisamente di più anche perché, ad onor del vero, Ravenna non c’è nemmeno mai andata vicino fino a questo momento della stagione. 
GLI SCONTRI DIRETTI
Ecco perché la partita con Taranto diventa fondamentale. Taranto segue i giallorossi in classifica di due punti e vincere significherebbe scavare un piccolo ma significativo fossato con l’ultimo posto, mantenendo il buon trend casalingo in previsione di una serie di scontri diretti che porterà Ravenna a visitare la Virtus Imola e Padova con l’intermezzo della partita casalinga con Ozzano. Dopo queste quattro gare si potrà avere un quadro più chiaro della stagione giallorossa, per capire se sarà necessario agire sul mercato o la crescita di questo gruppo potrà garantire il raggiungimento dell’obiettivo stagionale, quella tanto agognata salvezza.