Basket A2, lo sfogo del presidente Vianello: "Tante spese, zero incassi e un “orologio” senza senso: in questo modo si condanna a morte la pallacanestro"

Stefano Pece
L’OraSì si prepara a giocare la fase a orologio, l’intricatissima appendice del campionato che servirà a determinare le 16 ammesse ai playoff e le teste di serie dei due tabelloni promozione. Il presidente del Basket Ravenna Roberto Vianello non ha mai gradito questo cervellotico supplemento di stagione, ma il suo disamore parte da più lontano: «Io insisto con il mio pensiero - tuona - questo campionato non doveva nemmeno iniziare e vorrei sapere quali interessi ci sono dietro per averci obbligato a sostenere una stagione così disgraziata».
ACCUSE
Parte con il botto il numero uno del basket ravennate e prosegue sulla stessa linea: «A chi conviene avere giocato questo campionato? Secondo me ha determinato soltanto la condanna a morte della pallacanestro. Le società non hanno avuto introiti, ma le spese sono rimaste costanti. Si paga ma non si incassa». Il Basket Ravenna ha abbattuto qualche costo giocando al Pala Costa e comunque ha le spalle abbastanza coperte da sponsor molto solidi, ma questo a Vianello non basta: «Avere giocato al Pala Costa ha fatto risparmiare qualcosina, ma solo relativamente. Gli stipendi dei giocatori, gli appartamenti, le trasferte sono tutte spese che sono rimaste. Però mancano gli introiti degli abbonamenti e dei biglietti che sono la linfa vitale per le società di serie A2. Inoltre qualche sponsor si è già defilato, prendendo tempo fino alla prossima stagione. A chi è convenuto tutto ciò? Non certo alle società».
Adesso però c’è ancora la fase a orologio da sostenere, più gli eventuali playoff: «L’orologio è un’altra cosa che non ha alcun senso - taglia corto il presidente -. Se era stata concepita per fare incassare di più, adesso che cosa incassiamo?»
FASE A OROLOGIO
A questa seconda fase prendono parte tutte le squadre dei due gironi le quali verranno divise in gruppi di merito. Nel primo gruppo le migliori tre classificate dei due gironi, rosso e verde, nel secondo le formazioni giunte fra il 4° e il 6° posto e così via. Ogni formazione si porta dietro i punti raccolti negli scontri diretti con le squadre del proprio girone e le classifiche scaturite da questi gruppi da sei determineranno le teste di serie dei due tabelloni playoff. Alla fine saranno due le promozioni in serie A. Vianello ribadisce il suo scarso gradimento a questa fase: «Non ha nessun senso logico - commenta -. A cosa serve? A salvare qualche società che rischia di retrocedere? Allora si poteva bloccare del tutto le retrocessioni. Sinceramente sono un po’ nauseato da come viene gestito lo sport. A volte avrei voglia di mollare tutto, anche perché ho una certa età e comincio a essere stanco».
«BRAVO CANC»
Nel fiume in piena dei pensieri del pres, come lo chiamano affettuosamente i suoi collaboratori, c’è spazio anche per il basket giocato e Vianello esprime il proprio gradimento per la crescita mostrata dalla squadra: «Eravamo partiti proprio male - afferma - e per il carattere che ho, non ho digerito molto bene tutta quella serie di sconfitte. Invece ancora una volta aveva ragione Cancellieri, il quale predicava pazienza fin dall’inizio. Alla fine ha avuto ragione lui perché la squadra è cresciuta e adesso si può essere soddisfatti». A giornale già in stampa, l’OraSì ha chiuso la stagione regolare sfidando Ferrara. Dal risultato di quella gara e degli ultimi recuperi, dipendono naturalmente la composizione del girone e le avversarie che Ravenna dovrà affrontare a partire da domenica 25 aprile.