Basket A1 donne, da Seletti alle due Usa e Peresson: E-Work Faenza, i segreti della crescita

Luca Del Favero
Sei partite, due vittorie e tante ottime indicazioni per il futuro. Questo è il bilancio del primo mese di campionato dell’E-Work, ferma nel weekend per dare spazio alle nazionali impegnate nelle qualificazioni agli Europei del 2025, e di nuovo in campo venerdì 17 alle 20.30 al PalaBubani contro Schio. 

LE PARTITE
Se guardiamo ai freddi numeri, le faentine hanno «steccato» solo all’esordio con Brescia e vinto con Milano e Battipaglia come da copione, ma le grandi prestazioni sono arrivate soprattutto nelle sconfitte con Bologna e Venezia, dove la squadra ha riscosso grandissimi applausi (il quarto ko è arrivato con San Martino). A Bologna soltanto Dojkic ha spostato gli equilibri nel finale, mentre con Venezia la beffa è arrivata all’ultimo secondo con il canestro di Kuier. Tutto in linea, anche se nelle restanti sei giornate dell’andata, non sarà semplice trovare punti, ma questa l’E-Work di Seletti è davvero imprevedibile e per questo motivo è già entrata nel cuore dei tifosi. Proprio il coach è il grande protagonista di questo inizio di stagione, perché è riuscito a «mentalizzare» al meglio il gruppo facendo dare il massimo senza mai risparmiarsi, confermando che la squadra costruita in estate con un budget più ridotto rispetto a quello dell’anno precedente ha già convinto e potrà stupire ancora. La pallacanestro sbarazzina fatta di letture tattiche durante la partita, di invenzioni personali, di corsa e di difesa aggressiva è già stata metabolizzata dalle giocatrici che ora devono soltanto crescere. Le prime sei giornate hanno mostrato anche che questa E-Work può tranquillamente salvarsi vista la concorrenza, ma purtroppo la nuova formula del campionato è ricca di insidie, perché conterà soltanto arrivare pronti ai playout. Nessuna retrocederà al termine della regular season e quindi tutto si deciderà negli spareggi salvezza dove gli infortuni e la condizione fisica saranno decisivi. Il fatto però che ne retroceda soltanto una, lascia pensare che l’E-Work resterà in A1. Intanto il primo mini obiettivo della stagione è già stato centrato, ovvero la qualificazione al turno preliminare di Coppa Italia che si disputerà nei primi giorni di gennaio. A questa fase partecipano le classificate dal quinto al dodicesimo posto (resta fuori solo l’ultima) al termine dell’andata e le vincenti troveranno nei quarti le prime quattro. Chi supererà questo turno accederà alla final four. Visti gli accoppiamenti sarà difficile passare il turno, ma resta comunque una vetrina importante.

LE GIOCATRICI
Parlando delle singole, spiccano Dixon e Peresson, le due rivelazioni di inizio anno. Dixon sta viaggiando in doppia-doppia con 13.1 punti di media e 10 rimbalzi e ha brillato soprattutto a Milano con 23 punti, 11 rimbalzi e 40 di valutazione: numeri che testimoniano quanto si già ambientata. Peresson è la scoperta più bella e ora si capisce perché in tanti si stupivano che debuttasse in A1 a 28 anni dopo tante ottime stagioni in A2. La playmaker è la stakanovista del gruppo con 33.3 minuti di media, ma nonostante il poco riposo non perde mai la concentrazione e oltre ad essere una play che difende e che distribuisce 4.6 assist di media, segna da tre con grande regolarità come dimostra il 13/27 dalla lunga distanza. Bene anche Cvijanovic, pure lei al debutto nella massima serie, miglior marcatrice del gruppo con 13.3 punti di media e impegnata in questi giorni con la sua Slovenia nelle qualificazioni europee, mentre da Brosssman ci si aspetta di più. A livello difensivo è perfetta con 8.6 carambole a gara, ma in attacco potrebbe fare di più soprattutto nelle giornate in cui Tagliamento non è in forma. Proprio l’ala brindisina, infortunatasi al polso durante il match con Venezia e attesa in campo domenica 26 a Campobasso, si è confermata la leader del gruppo e la giocatrice capace di decidere le partite con le sue triple fuori ritmo, ma micidiale. Quando si è infortunata con Venezia al 14’ stava infatti tirando con il 3/3 da tre. In grande crescita è anche Booker, che ha impiegato qualche settimana per ambientarsi nel nostro campionato, ma è sempre più sicura dei propri mezzi, tanto che con Battipaglia coach Seletti le ha affidato il possesso decisivo e lei ha segnato il canestro della vittoria. Progressi continui anche per Spinelli, che sta ritrovando la forma migliore dopo due anni di stop causa infortunio al ginocchio, poi c’è capitan Franceschelli. L’ala è rinata ritrovato il suo vecchio maestro Seletti ed è molto responsabilizzata nell’essere l’unica confermata dalla scorsa stagione e lo si vede nella grinta e nel carattere che mette in campo. Un capitolo a parte merita la giovanissima Edokpaigbe (classe 2005) che si sta guadagnando minuti preziosi in A1, mentre in B è la migliore della squadra faentina.