Atletica leggera, Faenza va sempre di corsa con l’Atletica 85: «Giovani in aumento, noi li cresciamo così»
Tomaso Palli
Corse, marce, salti e lanci. All’aria aperta (outdoor) oppure all’interno di una palestra o palazzetto (indoor). Il mondo dell’atletica è così variegato e ampio da riunire tantissime discipline e conseguenti specializzazioni per atleti e tecnici. A tal proposito, fondamentale sul territorio di Faenza e dintorni, agisce la realtà dell’Atletica 85 con il suo presidente, Carlo Visani, che ha superato la metà del suo secondo mandato.
Visani, è soddisfatto del lavoro fatto fino a qui?
«Siamo abbastanza in linea con i programmi, anche se si può sempre fare meglio. Nel complesso siamo soddisfatti perché c’è una crescita notevole a livello giovanile, nonostante un po’ di carenza nei master, il settore più sguarnito della nostra associazione. Vogliamo migliorare e sarà uno degli obiettivi per questa seconda parte di mandato».
Cosa si può fare?
«Serve generare attenzione. Negli ultimi due anni abbiamo spinto molto sul campionato podistico faentino utile a mostrare ciò che stiamo portando avanti. La categoria master, però, è abbastanza delicata da noi perché molto influenzata dalle ultramaratone come la 100 Km del Passatore o la 50 Km di Romagna. E poi c’è concorrenza».
Ci spieghi.
«La Leopodistica ha sviluppato molto bene il settore delle persone adulte e perciò siamo due società che ci facciamo concorrenza. Benevola, sia chiaro, ma pur sempre concorrenza».
Quali sono i vostri numeri?
«Siamo tra i 350 e i 400 iscritti. Partiamo dai più giovani, 5/6 anni, fino ai Master di ottant’anni. Ma la maggioranza degli iscritti appartiene al settore giovanile: una cinquantina sono adulti e i restanti arrivano fino ai 22/23 anni».
La specializzazione non inizia però dai più piccoli?
«Con i più piccoli si gioca per fare movimento e attività fisica. Parlare di atletica o specialità non avrebbe senso. Dai 10 anni si iniziano a provare le varie discipline senza però alcuna specializzazione: gli istruttori vedono in cosa si può essere portati e il ragazzo o la ragazza capisce cosa possa piacere di più. È fondamentale che questi due aspetti si uniscano. A 14/15 anni ci si inizia a specializzare verso una o più discipline. Chi fa velocità, ad esempio, può fare anche salto in lungo mentre chi fa mezzo fondo non farà salto in alto. I senior, invece, sono già indirizzati e proseguono con le specialità allenate negli anni precedenti».
Ci sono discipline che non coprite?
«Ce ne sono alcune certamente più tecniche e quindi più difficili da affrontare. Penso agli ostacoli o al salto con l’asta. Per quest’ultima, abbiamo sistemato l’attrezzatura quattro anni fa e ora, grazie a una brava istruttrice e alla collaborazione con la società di Imola, stiamo provando a formare qualche giovane atleta. Ma richiede tempo».
Forse l’atletica, a differenza di altre discipline, è stata colpita meno dalla pandemia. Com’è ora la situazione?
«Abbiamo patito meno rispetto ad altri. Il motivo è da ricercare in un insegnamento, l’unico, che quel momento ci ha dato e che è poi stato compreso anche dalle famiglie: l’atletica si può svolgere, anche con i piccoli, all’aperto senza bisogno di andare in palestra. In termini di tesserati, l’anno si sta muovendo come nel pre Covid. E noto anche un’importante ripresa nelle gare podistiche della provincia. L’anno scorso i numeri erano ancora ridotti di almeno un terzo mentre gli appuntamenti recenti hanno avuto numeri vicini a quella prima della pandemia. Per andare nello specifico, siamo passati dagli 800 dell’anno passato ai 1.500 oggi. Non siamo ancora a pari con il periodo pre Covid ma il processo è positivo».
Infine, parliamo di strutture. Interventi, progetti e ammodernamenti?
«Sono in corso due progetti del Comune relativi al complesso della Graziola e della pista d’atletica. Quest’ultima permette di fare allenamento ma è in condizioni difficili per ospitare gare. Il primo progetto, che rientra nel Pnrr, è relativo all’intera struttura della Graziola e i lavori dovrebbero essere appaltati a breve; il secondo riguarda invece la sola pista di atletica e la tribuna: è in fase di progettazione e quindi i tempi sono differenti. Sarà davvero importante, per noi e per la altre realtà presenti, e per tutto questo dobbiamo dare grande merito all’amministrazione comunale».