Animali, conigli: i nuovi compagni di casa

Gli ANC hanno ormai popolato le nostre case. Si tratta degli animali non convenzionali, non i classici cani e gatti, ma specie animali “esotiche” come ad esempio il coniglio nano, il criceto, il gerbillo, il cincillà ed altre specie ancor meno diffuse che vanno dai rettili agli aracnidi o agli uccelli (pappagalli in primis). Nel mondo veterinario si è ormai da anni svoltato verso una preparazione specialistica, con medici che si occupano di queste specie in maniera competente e specifica sui vari animali. Si sono formate società specialistiche, cliniche dedicate e congressi creati ad hoc per le patologie di queste specie. In questo articolo le veterinarie dello studio La Fenice ci illustrano le peculiarità del coniglio da compagnia che è sempre stato presente nel nostro ambiente prima come animale da cortile e poi come compagno domestico. Proprio per venire incontro alle richieste di questa tipologia di proprietario e alle sue richieste si sono selezionati ibridi o incroci che rispondessero a ciò che veniva cercato. Animaletti non più di cinque o sei kili, ma dal peso variabile tra i 900 grammi e i due kg che potessero essere più facilmente ospitati nelle nostre case. La presenza di questi piccoli è aumentata in maniera abnorme nelle nostre case tanto da costituire una rilevante parte nella tipologia di paziente di uno studio o clinica veterinaria. Come purtroppo spesso accade la eccessiva richiesta di determinate caratteristiche morfologiche ha portato, però, anche ad una selezione troppo spinta che è andata ad esacerbare le problematiche proprie di un essere vivente che avesse sempre più l’aspetto di un peluches e perdesse in parte quelle che sono invece le caratteristiche di un soggetto predisposto dalla natura per i suoi fabbisogni fisiologici e naturali.
Il coniglio è, infatti, un erbivoro stretto, possiede 6 denti incisivi (4 superiori e due inferiori) e dei denti molariformi posteriori atti a triturare il cibo con movimenti masticatori bel definiti. I denti hanno crescita continua e la continua masticazione di un cibo corretto permette ad essi di rimanere della giusta dimensione ed evita la formazione di punte o altre alterazioni all’interno del cavo orale. L’alimentazione, quindi, è fondamentale per un coniglio che dovrebbe ingerire esclusivamente cibo vegetale. Il fieno deve avere determinate caratteristiche nutrizionali in percentuali definite di fibra e di proteine in primis, deve essere profumato, lo stelo deve essere sostenuto e può presentare fiori o erbe aromatiche. L’85 per cento della alimentazione del coniglio deve essere fieno e a questo bisogna aggiungere verdure fresche e una piccola quantità di pellettati di qualità. Sono, invece, da evitare i carboidrati di ogni genere, pane, biscotti, frutta secca, frutta troppo zuccherata che sono pericolosissimi. Il coniglietto, come un gattino, si abitua bene a fare i bisogni nella lettiera e visto che si pulisce molto va tenuto pettinato onde evitare che boli di pelo si accumulino nell’intestino e creino problemi. La ricerca di una morfologia particolare ha purtroppo esacerbato tutti questi problemi portando a disturbi dentali, gastrointestinali e oculari nel coniglio. E’ molto importante, quindi, rivolgersi ad un veterinario che sia esperto in questi animali, seguire le indicazioni gestionali e eseguire le vaccinazioni consigliate: un coniglietto dovrebbe eseguire almeno due visite all’anno di controllo. Per finire ma non da ultimo, bisogna ricordare che il coniglio è una preda e come tale tende a nascondere eventuali sintomi di dolore o di altre malattie. Ci vuole un occhio molto attento e una cura attenta per seguirlo bene ed evitare che il coniglietto possa ammalarsi rischiando addirittura di morire.