Alluvione, Planet Kart, Fiera, Round table: dove arrivano i beni di prima necessità

Romagna | 10 Giugno 2023 Cronaca
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L'acqua si è ormai ritirata in quasi tutta la Romagna, ma l’estate pare non voler iniziare e l’emergenza è tutt’altro che  nita. Al 4 giugno scorso erano ancora oltre 800 le persone accolte nelle strutture della protezione civile e negli alberghi, senza contare gli sfollati che sono ancora ospiti di parenti ed amici. Per questo il lavoro dei centri raccolta beni di prima necessità, dislocati in tutta la Romagna è di fondamentale importanza. CONSELICE «Con l’alluvione dei primi di maggio c’eravamo già attivati, ma ci siamo strutturati meglio con la seconda». Ra aele Alberoni è assessore con delega allo sport e alla scuola del comune di Conselice e, in questa delicata fase dell’emergenza post alluvione sta coordinando il lavoro del centro raccolta allestito al Planet Kart. «Quando i servizi in tv hanno iniziato a mostrare le immagini dell’alluvione in Romagna e, nella nostra città in particolare, il cuore degli italiani è letteralmente esploso: siamo stati sommersi da donazioni da tutta la nazione e ho preso in carico l’hub scegliendo di allestirlo al Planet Kart per diversi motivi. E’ posizionato a 9 metri sopra il livello del mare contro i 5 metri di Conselice, logisticamente è comodo da raggiungere e ci ha consentito di sgravare il centro città dal tra co. Ad oggi abbiamo ricevuto circa 500 bancali di materiale che va suddiviso per prodotti. Come magazzino utilizziamo gli spazi che ci sono stati messi a disposizione da diverse aziende qui vicino. I cittadini possono passare al Planet Kart a ritirare ciò di cui hanno bisogno e dal 5 giugno abbiamo anche attivato la consegna porta a porta: diamo 4 o 5 pacchi, uno di vestiario, uno di alimentari, uno di prodotti per la pulizia e così via e stiamo raccogliendo le richieste di beni più durevoli quali mobili ed elettrodomestici che verranno distribuiti nella seconda fase dell’emergenza. Tramite l’u cio sociale stiamo facendo le valutazioni delle diverse situazioni familiari per assegnare i beni durevoli ». Quella di Alberoni è una s da personale come lui stesso sottolinea spiegando di voler vuotare l’hub distribuendo tutto ciò che è arrivato e che non ha alcuna bandiera politica. «Sono assessore e rappresento l’Amministrazione, ma quando si va a casa delle persone lo si fa come comunità unita nella gestione dell’emergenza ». Anche la Fortitudo pallacanestro Bologna 103 in sinergia con l’associazione Fortitudo per il sociale ha voluto dare una mano portando al Planet Kart, lo scorso 31 maggio, una notevole quantità di beni da mettere a disposizione della popolazione colpita dall’alluvione. Si tratta di un primo carico di aiuti che contiene 2 generatori di corrente da 3.500 watt, 20 idropulitrici professionali, 8 pompe sommerse, 12 torce, guanti, 30 stivali in gomma, 6 tute waders, 10 kg di integratori di sali minerali, 25 sovrapantaloni, tubi e altro materiale idraulico, teli e sacchi di plastica e confezioni di olio per i generatori. «Ancora una volta lo sport unisce, portando i suoi valori ben oltre i campi da gioco- ha commentato Alberoni». FORNACE ZARATTINI Lo scorso 3 giugno ha inaugurato in via del Manzoni 10 a Fornace Zarattini il nuovo centro raccolta beni di prima necessità che ha sostituito l’hub che l’Amministrazione comunale aveva allestito nei locali della Polisportiva. Questo centro è gestito dai volontari del Comitato cittadino di Fornace, i primi ad attivarsi con i sommozzatori della polizia quando l’acqua ha iniziato ad invadere le case di Fornace e la macchina dell’emergenza non era ancora in loco, impegnata in altre zone. «Con il secondo carico di aiuti, un camion da Matera con 10 quintali di prodotti, abbiamo aperto il centro ritenendo fosse opportuno dare continuità a quello aperto in fase d’emergenza dal Comune poi chiuso- ha spiegato il presidente del comitato cittadino, Yuri Ghetti. L’ex vicesindaco Giannantonio Mingozzi ha fatto da tramite tra noi e le diverse sezioni del Lions Club dislocate in Italia che hanno prontamente risposto alla richiesta di aiuto della Romagna . Sono arrivati tantissimi prodotti per la pulizia, ma anche alimentari a lunga conservazione e vestiario raccolti in 20 aziende materane che i cittadini potranno venire a ritirare tutti i giorni dalle 19 alle 21. Nel capannone che potremmo sfruttare per un paio di mesi come magazzino per tutti i prodotti che arriveranno anche nei prossimi giorni stiamo raccogliendo anche mobilio ed elettrodomestici che cominceremo a distribuire più avanti quando sarà terminato il lavoro di pulizia delle abitazioni. La precedenza verrà data alle famiglie numerose e agli anziani che hanno avuto il piano terra danneggiato: faremo una sorta di piccolo censimento della popolazione e faremo  rmare un’autodichiarazione a nostra tutela. Siamo, inoltre, a disposizione per aiutare i cittadini nel disbrigo delle pratiche burocratiche per chiedere i rimborsi previsti dal Governo». FAENZA E’ stato allestito in zona Fiera per risultare facilmente raggiungibile ai camion con gli aiuti in arrivo da tutt’Italia ed avere gli spazi idonei ad ospitare un via vai continuo di persone, tra i circa 150 volontari presenti ogni giorno che i cittadini colpiti dall’alluvione. «Emergency si è attivata dopo 48 ore dall’evento del 16 maggio dando la disponibilità al Comune di Faenza che ci ha chiesto supporto nella gestione logistica per la distribuzione di generi alimentari a lunga conservazione e materiale per lo sgombero»- ha spiegato Arianna Cappelli, da 4 anni in Emergency e attualmente responsabile dell’hub manfredo. Diviso in tre zone, lo spazio per le donazioni pronte, il magazzino per il materiale in arrivo da sistemare e lo spazio tecnico vede volontari sempre al lavoro da chi sposta scatoloni a chi accompagna le persone che hanno bisogno di ritirare qualcosa a chi gestisce la  la. Attivi dalle 8 alle 18 ricevono tra i 500 e i 700 nuclei familiari al giorno ed ogni bene - ciario di solito ritira tra i 30 e i 40 pezzi tra parte alimentare, igiene casa ed igiene persona. «Siamo qui dal 21 maggio e dal 24 abbiamo attivato anche la distribuzione porta a porta che facciamo ogni giorno con una decina di furgoni- ha spiegato Cappelli- Siamo noi ad attivare le richieste di beni a Comuni o aziende private in base alle esigenze che registriamo ed ogni giorno gestiamo tonnellate di prodotti». Il  usso delle persone che si presentano all’hub di Emergency è gestito dal Comune che ha stabilito regole precise relative al domicilio e alle zone della città interessate dall’alluvione. «Non tutti i cittadini, però, hanno modo o semplicemente piacere di venire all’hub quindi abbiamo pensato alla distribuzione porta a porta grazie alla quale registriamo anche i diversi bisogni di tutti che cerchiamo di soddisfare in tempi brevi: c’è chi ha bisogno di volontari per pulire, chi di abbigliamento, chi di un’idropulitrice. Stiamo uscendo dalla fase 1 dell’emergenza per entrare nella 2, le pulizie non sono ancora terminate eppure dal 4 giugno abbiamo registrato un calo nella presenza di volontari cui, invece, vogliamo rinnovare l’invito a venirci ad aiutare». E’ ancora attivo, in piazza del popolo un gazebo con l’Infopoint dove i cittadini possono segnalare le proprie necessità ed essendo molto migliorata la viabilità cittadina si sta valutando se aprirne altri nelle periferie, in zone strategiche con parcheggi facili da raggiungere. Sia sul sito di Emergency che su quello del Comune di Faenza è possibile trovare l’elenco delle cose al momento più richieste e le modalità per donare. Da lunedì 5 giugno le tessere per l’accesso al magazzino Emergency si ritirano presso lo sportello polifunzionale in piazza Rampi nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13; il giovedì dalle 14.45 alle 16.15; sabato dalle 8.30 alle 12.30. RAVENNA Anche i soci della Round Table 11 Ravenna si sono attivati con una chiamata alle varie sezioni nazionali per raccogliere beni di prima necessità da distribuire ai cittadini colpiti dall’alluvione. «Round table è un’associazione internazionale di giovani professionisti che, tra le altre cose, fa anche service per le comunità locali. Un nostro socio di Ravenna ci ha messo a disposizione il magazzino della sua ditta Control in Darsena ed abbiamo creato un hub dove stanno con uendo le diverse donazioni dall’Italia e dall’estero- ha spiegato il past president di Round table 11 Ravenna, Andrea Sangiorgi-. Siamo riusciti a raccogliere 20 mila pezzi tra pale, guanti, idropulitrici, generatori e stiamo svuotando il magazzino per distribuire tutto a chi ha bisogno. Abbiamo raccolto 500 chili di vestiario quindi abbiamo interrotto questa richiesta, ma anche pompe idrauliche e generatori e ci stiamo attivando anche con altre associazioni, passaparola e parrocchie per riuscire a distribuire tutto ai cittadini. Intanto continuano ad arrivare camion di aiuti dalle diverse sezioni di Round table sparse per l’Italia: in questi giorni aspettiamo altro materiale sia da Caserta che da Treviso». Tanti gli aiuti che l’associazione ha avuto anche dalle sezioni ubicate all’estero e molte le richieste di ragazzi che vogliono venire in Romagna a dare una mano. I soci di Round table di Forlì e Faenza sono andati più volte nel magazzino in Darsena a Ravenna a prendere materiale da distribuire nelle loro zone, ma i cittadini colpiti dall’alluvione possono contattare direttamente la sezione di Ravenna 11 anche tramite Facebook e Instagram, o tramite i Comitati cittadini locali. «Abbiamo attivato anche una raccolta fondi – ha concluso Sangiorgi- e stiamo studiando in questi giorni progetti concreti a favore degli alluvionati che chi vorrà potrà sostenere con una donazione ». (marianna carnoli)
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