Ravenna, tumore al seno, 1000 casi in Romagna, un terzo nel distretto provinciale
Federica Ferruzzi - Sono oltre mille l’anno, in Romagna, i nuovi casi di tumore alla mammella: di questi, una fetta importante, circa un terzo, appartiene all’area ravennate intesa come distretto che comprende anche Faenza e Lugo. «Fortunatamente però - spiega il medico Federico Cappuzzo, direttore dell’Unità operativa di Oncologia di Ravenna dell’Ausl Romagna - grazie all’attività di screening questi tumori vengono presi in fase iniziale e vengono guariti in altissima percentuale». Il tumore al seno è, ancora oggi, la principale causa di malattia per le donne in ambito oncologico, qual è l’incidenza a livello locale? «Il numero di casi è alto: in termini di incidenza siamo però in linea con i dati che si registrano a livello nazionale, anche se qui riscontriamo tassi di mortalità lievemente migliori grazie ad una buona attività di prevenzione e di trattamento». Ci sono, nel distretto, realtà più critiche di altre? «Non abbiamo una classifica della nostra area, anche perché l’Emilia-Romagna si caratterizza per interventi capillari nell’ambito del servizio di patologia mammaria, in quanto sono state create tre breast unit (centri di senologia multidisciplinari, ndr) con il coordinamento centrale di un gruppo multidisciplinare che ha l’obiettivo di evitare disparità di trattamento o di possibilità terapeutiche in Romagna. I tre centri sono posizionati a Forlì, Rimini e Ravenna, in modo da garantire un’offerta omogenea». Sul tema la regione Emilia-Romagna è tra le più attente alla prevenzione, tra le prime in Italia... «Assolutamente sì, qui abbiamo un’attenzione importante a questo tipo di problematiche: si tratta di una patologia per la quale c’è un grosso investimento, sia di risorse, che di professionisti dedicati». Lei è a Ravenna da oltre due anni: qual è la situazione generale, per quanto riguarda l’oncologia, rispetto al resto della Romagna? «In questi due anni e mezzo abbiamo aumentato il livello organizzativo in genere, creato breast unit e gruppi multidisciplinari della mammella ma anche, ad esempio, del polmone e del colon retto, dove professionisti di discipline diverse affrontano le problematiche di ciascun paziente. Ognuno ha una storia ed una problematica a sé ed è per questo motivo che esistono i gruppi multidisciplinari, per garantire un migliore accesso alle cure ed avere una visione completa della patologia».