Ravenna, processo Cagnoni: la corte rigetta tutte le eccezioni di nullita'

Marianna Carnoli - E' ripreso la mattina del 26 ottobre il processo che vede alla sbarra Matteo Cagnoni per l'omicidio della moglie Giulia Ballestri avvenuto il 16 settembre di un anno fa. In apertura d'udienza la corte ha rigettato le eccezioni di nullita' avanzate dalla difesa nella prima udienza dello scorso 10 ottobre. Si tratta dell'autopsia, dell'esame sul contenuto gastrico della vittima e delle intercettazioni telefoniche. Secondo la corte sono elementi che devono rimanere nel fascicolo perchè sono stati chiesti e fatti eseguire dalla pubblica accusa nel rispetto della legge. Per quanto riguarda, invece, la richiesta della difesa di estromettere dal fascicolo le valutazioni di tecnici e forze dell'ordine contenute nei verbali dei sopralluoghi effettuati il 30 settembre, il 1 ottobre e il 2 ottobre di un anno fa nella casa della coppia in via Giordano Bruno e in quella a Marina Romea, in quest'ultima alla ricerca di materiale ligneo compatibile con l'arma del delitto, l'avvocato di Cagnoni, Giovanni Trombini ha esortato la corte a farsi una personale considerazione sull'avvenuto. "Tutto ciò che è sopralluogo irripetibile dev'essere contenuto nel fascicolo, ma le singole valutazioni dei tecnici vanno estromesse poichè sarete voi a trarre le vostre conclusioni e fare valutazioni in base a quanto verrà illustrato". Dopo la camera di conisiglio la Corte ha spiegato che le "valutazioni", per loro natura, non entrano a far parte del patrimonio probatorio ed ha escluso un'unica valutazione ossia quella effettuata dalla stazione di Cervia della Forestale. Matteo Cagnoni, presente in aula, è rimasto seduto accanto al suo legale, come nella prima udienza, e ha preso appunti.