Ravenna, Linea Rosa, nei primi sei mesi 215 richieste di aiuto

I numeri dei primi sei mesi, per Linea Rosa, non si discostano troppo da quelli dello scorso anno, a conferma che la violenza sulle donne è purtroppo un problema sempre attuale. A fornirli è la presidente Alessandra Bagnara, che spiega: «Purtroppo questi dati sono la conferma di quanto percepiamo con il nostro lavoro e di quanto avviene su scala regionale e nazionale». Da gennaio a giugno di quest’anno le donne che si sono rivolte al servizio sono state 215, e la maggior parte delle richieste, pari a circa il 70%, è pervenuta da italiane. Il 90% ha subito una o più violenze e l’età più rappresentata è quella compresa tra i 30 ed i 49 anni, pari al 46%. Sotto i 29 anni la percentuale si abbassa al 12,5% e ci sono anche 4 donne di età superiore ai 70 anni. Trentatrè, invece, le donne che hanno chiesto aiuto la cui età è compresa tra i 50 ed i 59 anni. «Nella maggior parte dei casi le donne sono sposate (109) e oltre la metà, il 53,3%, pari a 106 persone, è occupata. Chi agisce la
violenza è persona nota - prosegue la presidente - e anche qui la storia si ripete». Il coniuge è infatti colpevole nella maggior parte dei casi, pari al 50,8%, percentuale che scende al 17,1% quando si parla di conviventi o di fidanzati (8,1%). Solo nell’1% dei casi la violenza viene agita da uno sconosciuto. Nel 96% dei casi le donne sono vittime di molestie psicologiche, nel 61% la violenza invece è fisica, mentre nel 32,7% dei casi è di tipo economico. Il 14,6%, infine, è vittima di violenza sessuale, mentre il 12,6% è risultata oggetto di stalking. «Più della metà delle donne ha figli che, molto probabilmente, hanno assistito alle violenze e ci troviamo quindi di fronte ad un ulteriore problema, quello della violenza assistita. Inoltre un altro dato è che le donne, prima di venire da noi, provano a chiedere aiuto ad altri». Al momento Linea Rosa gestisce anche tre case rifugio su Ravenna ed una su Cervia dove, a breve, dovrebbero diventare due.